La Basilica della Santissima Trinità di Cracovia, conosciuta anche come chiesa dei Domenicani, è un edificio gotico in mattoni e pietra a tre navate, eretto nel tipico sistema a pilastri e contrafforti cracoviano, con presbiterio allungato terminante con parete piana.
Accanto all’altare maggiore è sepolto il principe Leszek il Nero (†1288). Nel presbiterio si conserva la lastra bronzea dell’umanista Filippo Callimaco (†1496), realizzata su progetto di Veit Stoss.
L’organo, costruito nel 1890 dalla ditta Fratelli Rieger (opus 756), dispone di 30 registri; ha trasmissione meccanica per il tocco e pneumatica per i registri, ed è un pregevole esempio di organaria romantica che conserva l’originaria concezione timbrica.
Cuore devozionale della basilica, la Cappella di San Giacinto custodisce le reliquie di San Giacinto d’Odrowąż (1185–1257), primo domenicano polacco e principale artefice della diffusione dell’Ordine nell’Europa centro-orientale.
Le reliquie sono collocate in un sepolcro tardo-barocco sull’altare principale, capolavoro realizzato tra il 1695 e il 1703 da Baldassarre Fontana. Lo stesso artista ornò l’ambiente con raffinati stucchi (ca. 1700), mentre Karol Dankwart ne curò la policromia delle pareti.
Il ciclo figurativo è completato da scene della vita del santo dipinte da Tomasz Dolabella — episodi di predicazione, miracoli e momenti di intensa devozione popolare. La cappella è chiusa da una grata in ferro battuto della metà del XVIII secolo, che preserva un’atmosfera raccolta.
Il complesso monastico si trova a nord della chiesa ed è organizzato attorno a tre chiostri. Le gallerie del primo sono dette il “campo santo di Cracovia” per la presenza di numerosi monumenti e lapidi (XVI–XVII sec.).
Tra gli ambienti storici si segnalano il refettorio romanico (XIII sec.), il capitolo gotico, una sièn voltata a crociera e la biblioteca (fondata nel XIII sec., rinnovata nel XVII).
Dal 2022 è aperto il Museo dei Domenicani, con ritratti di vescovi domenicani, opere di Tomasz Dolabella (1614–1620), tavole del polittico domenicano del Maestro della Passione Domenicana, il dipinto di San Giuda Taddeo (Łukasz Orłowski), la Visione di Santa Zofia (Michał Stachowicz), la scultura gotica in alabastro della Madonna di San Giacinto (XIII sec.), reliquiari, paramenti barocchi, inkunaboli e manoscritti medievali.