Nel cuore di Mugnano del Cardinale sorge il Santuario di Santa Filomena, centro di devozione che ha segnato la storia religiosa del paese e richiamato pellegrini da ogni parte del mondo.
L’edificio nacque tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo come chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie. Il santuario assunse l’identità attuale il 10 agosto 1805, quando giunsero le reliquie di Santa Filomena, rinvenute nelle Catacombe di Priscilla a Roma nel 1802 e richieste con devozione da don Francesco De Lucia.
L’arrivo delle sacre reliquie trasformò Mugnano in una meta di pellegrinaggio. Nei decenni successivi il santuario si legò a figure di grande rilievo della spiritualità ottocentesca e divenne un riferimento stabile per la pietà popolare.
Il corpo della giovane martire è custodito in una statua-reliquiario collocata presso l’altare maggiore. La tradizione ricorda l’altare dei miracoli, la presenza delle tegole tombali con l’iscrizione frammentaria attribuita alla santa e la sedia legata alla guarigione di Pauline Jaricot, evento che nel 1835 contribuì alla diffusione del culto.
Particolarmente venerato è l’olio della lampada votiva, benedetto solennemente ogni anno in occasione della Festa del Patrocinio, la domenica successiva al 10 gennaio.
Il complesso conserva impianto seicentesco con interventi tra XVIII e XIX secolo. All’interno, navate e altari accolgono arredi devozionali, ex voto e testimonianze della storia del santuario; la cappella con la statua-reliquiario costituisce il cuore del percorso spirituale.
Il santuario è al centro di una vita religiosa intensa. Tra le espressioni più note spiccano i pellegrinaggi comunitari e la presenza dei cosiddetti Battenti, che percorrono in segno penitenziale il tragitto verso la chiesa, secondo usi tramandati nel tempo.
Per chi desidera visitare il santuario, le ricorrenze principali cadono il 10 agosto (memoria dell’arrivo delle reliquie) e nella settimana del Patrocinio. È consigliabile verificare in loco orari e celebrazioni.