Marco Gallo nacque a Chiavari (Genova) il , figlio di Antonio e Paola. Crebbe inizialmente a Casarza Ligure insieme alle sorelle Francesca e Veronica.
Nel la famiglia si trasferì ad Arese, quindi l’anno successivo si spostò a Lecco, dove Marco frequentò la scuola elementare “Pietro Scola”. Nel iniziò il Liceo scientifico “Don Gnocchi” a Carate Brianza. In quegli anni la famiglia si stabilì a Monza, dove egli visse le stagioni decisive della sua adolescenza.
Fin da bambino mostrò curiosità vivace, energia nello studio e nello sport, e un forte desiderio di comprendere la realtà. In adolescenza si rivelò dinamico e talvolta impulsivo, ma animato da una ricerca interiore profonda, tesa al significato ultimo delle cose.
La sua maturazione personale s’intrecciò con un cammino di fede concreto e quotidiano. La sera precedente l’incidente, accanto al crocifisso nella propria camera, scrisse una domanda che esprimeva il suo sguardo:
«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?»
Il , mentre si recava a scuola, venne investito e morì a soli diciassette anni. La sua scomparsa segnò profondamente la famiglia, gli amici e la comunità scolastica e parrocchiale che lo conobbero.
La memoria di Marco continuò a ispirare molti coetanei e adulti: la sua sete di verità, il suo sguardo aperto e la sua domanda sul senso della vita divennero un invito a non accontentarsi, a cercare con serietà e speranza.