Santuario di Greccio

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Nome: Santuario di Greccio
Titolo: Betlemme Francescana
Indirizzo: via dei frati - Greccio


Il Santuario di Greccio, situato nella Valle Santa reatina, rappresenta una delle mete più importanti del francescanesimo, conosciuto soprattutto per essere il luogo in cui, nel 1223, San Francesco d'Assisi diede vita al primo presepe della storia. Questo evento ha guadagnato al santuario il titolo di "Betlemme Francescana", facendo di Greccio una tappa cruciale lungo il Cammino di Francesco e la Via di Francesco, itinerari che seguono le orme del santo in luoghi significativi della sua vita e spiritualità.

Le origini del Santuario di Greccio

La fondazione del Santuario di Greccio è legata alla figura di San Francesco d'Assisi, che vi giunse per la prima volta tra il 1209 e il 1217, secondo la tradizione francescana. Anche se non esistono documenti che certifichino esattamente l’anno del suo arrivo, è probabile che Francesco vi soggiornasse già in quel periodo. Si narra che, durante la sua permanenza, il santo si ritirasse in solitudine sul Monte Lacerone (oggi conosciuto anche come Monte San Francesco), dove costruì una capanna tra i boschi per dedicarsi alla meditazione e alla preghiera.

Le sue predicazioni nel villaggio di Greccio ispirarono profondamente gli abitanti, compreso Giovanni Velita, feudatario locale, che lo esortò a rimanere. Secondo la leggenda, San Francesco decise il luogo esatto in cui stabilire il suo ritiro con l'aiuto di un bambino: il piccolo lanciò un tizzone ardente, che volò fino a posarsi su una parete rocciosa, dove Francesco costruì la sua dimora. Questo divenne il nucleo originario del futuro santuario, un umile sito rupestre che col tempo si sarebbe ampliato fino a diventare il complesso di edifici oggi visibile.

Il Natale del 1223 e la nascita del presepe

Uno degli eventi più celebri associati al Santuario di Greccio avvenne la notte di Natale del 1223, quando San Francesco, con il sostegno di Giovanni Velita, organizzò la prima rappresentazione vivente della Natività. Questo presepe vivente, che prese vita all'interno della grotta in cui il santo risiedeva, rappresentava la scena del Cristo neonato, e fu una rievocazione particolarmente sentita dalla comunità locale. Secondo la tradizione, il bambinello di legno che rappresentava Gesù si animò miracolosamente durante la rappresentazione, per poi tornare inanimato. Questo evento prodigioso segnò l'inizio di una tradizione che si è diffusa in tutto il mondo cristiano, rendendo il presepe parte integrante delle celebrazioni natalizie.

La scelta di San Francesco di dare vita a un presepe non fu casuale: il santo voleva rendere il messaggio cristiano accessibile a tutti, ricreando la scena della Natività in un modo tangibile e vicino alla gente comune. Greccio, con la sua semplicità e la vicinanza alla natura, si rivelò il luogo perfetto per questa innovazione spirituale.

Sviluppo del santuario e ampliamenti successivi

Nel corso degli anni successivi alla morte di San Francesco, il santuario continuò a crescere e ad evolversi. Subito dopo la canonizzazione del santo nel 1228, venne costruita una chiesa che inglobava la grotta della Natività, il luogo in cui si era svolta la prima rappresentazione del presepe. Questa chiesa prese il nome di Chiesa di San Francesco e divenne uno dei principali centri di culto francescani.

Nel 1906, la chiesa superiore venne edificata al posto di un porticato cinquecentesco, mentre nel 1959 fu costruita una chiesa moderna, dedicata all'Immacolata Concezione, per accogliere il crescente numero di pellegrini. Il Santuario di Greccio si arricchì anche di un ampio piazzale-belvedere, che offre una vista panoramica sulla Valle Santa reatina, e di altre strutture per la comunità dei frati che qui risiede.

Importanza storica e visite illustri

Oltre al suo legame con San Francesco, il Santuario di Greccio ha visto nel corso dei secoli la visita di molte personalità religiose di spicco. Una delle prime occasioni di rilievo avvenne l'11 agosto 1246, quando tre compagni di Francesco si riunirono qui per redigere la Lettera di Greccio, un importante documento introduttivo alla biografia del santo. Questo sottolinea il ruolo di Greccio come centro spirituale e culturale sin dalle sue origini.

Nel XX secolo, Greccio ha attirato l'attenzione di figure di rilievo della Chiesa, tra cui papa Giovanni Paolo II, che visitò il santuario il 2 gennaio 1983. Papa Francesco, particolarmente legato alla figura di San Francesco d'Assisi, ha visitato Greccio per ben due volte: la prima in forma privata, il 4 gennaio 2016, e la seconda il 1º dicembre 2019, occasione in cui consegnò la lettera apostolica Admirabile Signum, interamente dedicata al significato del presepe.

Architettura e arte del Santuario

Il Santuario di Greccio si sviluppa su più livelli, incastonato nella roccia dei monti Sabini, a un'altitudine di 665 metri. Il complesso è composto da diversi edifici che circondano il piazzale-belvedere, da cui si gode una vista mozzafiato sulla Valle Santa. Uno degli elementi più suggestivi è la lunga scalinata d’accesso al santuario, intagliata nella roccia. Lungo il percorso, i visitatori incontrano statue dedicate a San Francesco e a Giovanni Paolo II, poste come omaggio ai grandi protagonisti della storia del luogo.

Il cuore del santuario è la Cappella del Presepio, costruita attorno alla grotta dove San Francesco rievocò la nascita di Gesù. Sopra l’altare della grotta si trova un affresco quattrocentesco di scuola giottesca che raffigura due scene: a destra, la Natività di Betlemme, e a sinistra, la rievocazione voluta da San Francesco a Greccio. Questo affresco rappresenta uno dei tesori artistici più preziosi del santuario.

Accanto alla cappella, vi è il nucleo originario del convento, dove vivevano i primi frati. Qui si possono visitare il refettorio, il dormitorio e la piccola cella di San Francesco, scavata nella roccia, conosciuta come sacro speco. Oltre a questi spazi, il santuario conserva il Dormitorio di San Bonaventura, un ambiente ligneo costruito nel XIII secolo, che ospitava i frati fino al 1915.

Chiesa dell'Immacolata Concezione e altre opere d'arte

La Chiesa dell’Immacolata Concezione, costruita nel 1959, rappresenta la parte moderna del santuario. L’edificio, in stile semplice e sobrio, è decorato con vetrate istoriate che ripercorrono la storia di San Francesco. All'interno della chiesa si trovano diversi presepi in legno e terracotta, tra cui un grande presepe realizzato dall'artista Lorenzo Ferri. La chiesa ospita anche una mostra permanente di presepi provenienti da diverse parti del mondo, in linea con la tradizione del presepe vivente nata proprio a Greccio.

Le grotte eremitiche

Nei dintorni del santuario, immersi nel bosco, si trovano anche le grotte eremitiche. Tra queste, la Grotta di San Francesco, dove il santo si recava per pregare in solitudine, oggi trasformata in un piccolo oratorio. Un’altra grotta importante è quella del beato Giovanni da Parma, che vi visse in penitenza per oltre trent'anni.

VISITA IN TRE DIMENSIONI

LA CAPPELLA DEL PRESEPIO

LA CHIESA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE


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