Il santuario noto come Tomba del Profeta Aronne, chiamato Jabal Hārūn in arabo, si erge sulla cima del monte Harun, a circa 1350 metri di quota, non lontano da Petra, in Giordania. Questo luogo è venerato da ebrei, cristiani e musulmani come il punto in cui, secondo il Libro dei Numeri, Aronne – fratello di Mosè e primo sommo sacerdote d’Israele – si sarebbe spento dopo aver ceduto il sacerdozio a Eleazar e lì sepolto.
Sin dall’epoca romana e bizantina, il monte divenne meta di pellegrinaggio. Documenti del VI secolo parlano di una "Sacred House of our Lord the Saint High‑Priest Aaron", confermando l’esistenza di una chiesa-monastero dedicata ad Aronne sulla sommità o poco al di sotto. Scavi archeologici hanno riportato alla luce resti di edifici ecclesiastici, mosaici, colonne, reperti marmorei e graffiti, dimostrando la continuità dell’occupazione cristiana fino all’Alto Medioevo.
Nel XIV secolo, sotto i Mamelucchi, la chiesa bizantina fu trasformata in un piccolo edificio ad aula con cupola bianca, dotato di mihrab e cortile. All’interno, un cenotafio segna il luogo della tomba; sulla facciata è incisa la data del restauro, corrispondente all’anno islamico 719 (1320 d.C.). Oggi la cupola è visibile da lontano, inconfondibile tra le vette di Petra.
Le fonti antiche testimoniano come l’identificazione del sito con la tomba di Aronne risalga almeno all’epoca di Giuseppe Flavio e di Eusebio, che situavano la sepoltura sul monte Hor, ai margini dell’Edom. Anche la tradizione musulmana, che considera Haroun (Aronne) un profeta, custodisce leggende legate al giovane Muhammad e al luogo sacro.
La salita al Jabal Harun, accessibile da Wadi Musa tramite un sentiero scosceso, è un pellegrinaggio fisico e spirituale. Il percorso, inizialmente praticabile anche a cavallo o in auto, conduce a ripide gradinate fino alla cima. Sulla vetta, l’edificio islamico sorge su un terrazzo roccioso, contornato da ruderi bizantini e panorami vastissimi sulla valle dell’Araba, il Negev e Petra.
Oggi il sito è gestito dalle autorità jordaniane e considerato un luogo sacro musulmano. In passato era vietato pregare ad ebrei, ma il sito è ora aperto ai visitatori, anche se in alcuni casi l’accesso richiede permessi speciali.