Don Gaetano Tantalo nacque il 3 febbraio 1905 a Villavallelonga, in provincia dell'Aquila, da Maria e Luciano Tantalo. Fin da giovane mostrò una profonda vocazione religiosa, che lo condusse prima al seminario diocesano di Avezzano e poi al Seminario regionale di Chieti. Ordinato sacerdote nel 1930, iniziò il suo ministero come parroco ad Antrosano, per poi essere trasferito a Tagliacozzo, nella storica chiesa di San Pietro Apostolo ad Altolaterra, dove rimase fino alla morte.
Durante la Seconda guerra mondiale, Don Tantalo si distinse per il suo straordinario coraggio e spirito di carità. Nell’estate del 1940 conobbe le famiglie ebree Orvieto e Pacifici, che soggiornavano a Magliano de’ Marsi. Quando nel settembre 1943, a seguito dell’armistizio, i due nuclei familiari furono costretti a fuggire per evitare la deportazione nazista, Don Tantalo offrì loro rifugio nella canonica di Tagliacozzo, rischiando la propria vita. Per nove mesi ospitò sedici persone, dimostrando non solo accoglienza, ma anche profondo rispetto per le loro tradizioni religiose. Fornì Bibbie, salutava con "Shabbat Shalom", aiutava a calcolare le festività ebraiche e si premurava di procurare tutto l’occorrente per le celebrazioni, incluso il Seder di Pasqua.
Il suo impegno non si limitò agli ebrei perseguitati: durante l’occupazione tedesca si adoperò anche per proteggere la popolazione locale, arrivando a offrirsi come ostaggio pur di salvare gli abitanti di Villavallelonga. Dopo la guerra, le famiglie Orvieto-Pacifici, salve grazie al suo aiuto, mantennero con lui un legame affettuoso e riconoscente.
Don Gaetano morì prematuramente a soli 42 anni, il 13 novembre 1947, a Tagliacozzo. Nel 1978 l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme lo riconobbe "Giusto tra le Nazioni", e nel 1982 il suo nome fu inserito nel Giardino dei Giusti. Il processo di beatificazione, avviato grazie all'affetto e alla testimonianza di chi lo conobbe, ha portato Papa Giovanni Paolo II a proclamarlo Venerabile.
Le spoglie del venerabile sono custodite nel urana che si trova nelle chiesa della Madonna delle grazie a Villavallelonga.
Ancora oggi, a Tagliacozzo e a Villavallelonga, sono attive associazioni che custodiscono la sua memoria e promuovono il suo esempio di fede, altruismo e coraggio.