Il Monastero di Santa Maria Maddalena dei Pazzi situato in via dei Massoni 26, sulle colline di Careggi a nord di Firenze, è un monastero di clausura delle monache carmelitane. Dal 1928, la comunità risiede nella villa "Il Pino", adattata a monastero, dove sono conservate le reliquie di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, mistica fiorentina del XVI secolo, e della beata Maria Bartolomea Bagnesi.
Le monache carmelitane, originariamente insediate nel convento del Cestello a San Frediano, si trasferirono nel 1628 nel complesso di Borgo Pinti, già appartenente ai Cistercensi. Qui eressero una cappella maggiore per accogliere il corpo della loro consorella, Maria Maddalena de' Pazzi. Tuttavia, nel 1866, il monastero fu soppresso e le monache si spostarono prima in piazza Savonarola e poi, nel 1928, nella villa "Il Pino" in via dei Massoni.
La chiesa del monastero, a navata unica con capriate, ospita un antico crocifisso ligneo sull'altare maggiore. La cassa contenente le spoglie della santa, realizzata nel 1705 da Giovan Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi, è un esempio significativo dell'arte barocca fiorentina. In un altro reliquiario si venerano le spoglie della beata Maria Bartolomea Bagnesi.
Nel 1888, le monache carmelitane lasciarono il monastero, trasferendosi prima in piazza Savonarola e poi in via dei Massoni a Careggi, portando con sé le reliquie della Santa. Il complesso fu successivamente affidato ai Padri Agostiniani dell'Assunzione nel 1926. Oggi, la chiesa è frequentata dalla comunità sudamericana residente a Firenze e ospita eventi culturali e religiosi.
L'urna che custodisce il corpo incorrotto di Santa Maria Maddalena de' Pazzi è una straordinaria opera d'arte barocca, realizzata nel 1705 dai maestri fiorentini Giovanni Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi. Questo capolavoro fu commissionato per onorare la santa carmelitana, canonizzata nel 1669, e per offrire un degno luogo di venerazione all'interno del monastero di Santa Maria Maddalena dei Pazzi a Firenze.
L'urna è un sarcofago in legno dorato, riccamente decorato con motivi floreali e simboli religiosi, che riflettono l'estetica barocca dell'epoca. La struttura è caratterizzata da una teca in vetro che permette ai fedeli di vedere il corpo della santa, vestito con l'abito carmelitano e adornato con una corona. Dettagli come angeli e putti scolpiti arricchiscono ulteriormente l'opera, sottolineando la devozione e la spiritualità che circondano la figura della santa.