Beatificazione: 24 giugno 2012, Roma, papa Benedetto XVI
Nacque a Contursi in Campania, in una famiglia molto povera. All'età di 22 anni si trasferì a Napoli, frequentò la Congregazione Eucaristica e grazie al favore della famiglia Parisi fu ordinato sacerdote nel 1731. In breve tempo fu un modello per il clero napoletano, per la sua inclinazione alla carità e il suo apostolato si sviluppò ovunque ce ne fosse bisogno.
Gennaro Fortunato, vescovo di Cassano sullo Ionio, lo chiamò nella sua diocesi, dandogli missioni in piena libertà, sia per le missioni, sia per la riforma costante del clero e degli istituti religiosi femminili. Si dedicò fino a sei ore al giorno all'istruzione dei bambini e alla predicazione, ottenendo importanti conversioni, la fama della sua opera superava i limiti della Diocesi di Cassano, per questo fu invitato a sviluppare la sua missione anche in altre diocesi, fu chiamato "Apostolo della Calabria".
Monsignor Fortunato lo nominò primo parroco di Altomonte e dopo la chiesa dell'Annunziata in costruzione a Maratea, e che avrebbe guidato la direzione spirituale delle congregazioni ecclesiastiche e laiche. Particolare attenzione fu riservata alle Clarisse di Castrovillari per le quali costruì un nuovo convento e nella stessa città fondò il "Ritiro dei Penitenti", che assistette sempre con aiuti, anche quando lasciò la Diocesi di Cassano, alla morte del vescovo nel 1751 tornò a Napoli.
Rientrato a Napoli, gli fu affidata la direzione della convinzione sacerdotale e della conferenza del clero, sulle quali esercitò una notevole e benefica influenza. Nel 1768 fu nominato padre spirituale della suddetta Congregazione della Conferenza, e in quest'opera, con l'aiuto di amici e estimatori, costruì una chiesa chiamata l'Assunta, più adatta ad accogliere i sempre più numerosi iscritti e dove volle essere sepolto. La fama della santità e dei miracoli lo accompagnarono per tutta la vita. Morì a Napoli. È stato beatificato il 24 luglio 2012 da Benedetto XVI.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Napoli, il Beato Mariano Arciero, sacerdote dell'Arcidiocesi di Napoli.
San Fedele da Sigmaringen Sacerdote e martireIl nome di nascita era Marco, cambiato poi in Fedele nella professione religiosa. Nel dargli questo nome, il maestro dei novizi gli disse queste parole dell'Apocalisse: « Sii fedele sino alla morte e ti darò la corona della vita ».
San Marco EvangelistaS. Marco fu eletto da Dio ad essere il portavoce dello Spirito Santo, scrivendo la vita e la dottrina di N. S. Gesù Cristo nel Vangelo che porta il suo nome. Nacque a Cirene ed era cugino di S. Barnaba...
San Vincenzo de' Paoli Sacerdote e fondatoreÈ chiamato il Tommaso d'Aquino della carità; come S. Tommaso diede al mondo cristiano il capolavoro della teologia con la sua Somma, così S. Vincenzo de' Paoli con le sue istituzioni diede agli uomini...
-Santa Caterina da Siena V. Per quell’eroica carità che vi mosse, o gran Santa, a servire spontaneamente e medicare di propria mano le povere inferme abbandonate da tutti per la schifosità e poi fetore delle...
-Santa Gianna Beretta Molla O Dio, nostro Padre, tu hai donato alla tua Chiesa santa Gianna Beretta Molla, che nella sua giovinezza ha cercato amorevolmente te, e a te ha portato altre giovani, impegnandole apostolicamente in testimonianza...
-Santi Filippo e Giacomo I. s. Giacomo, che fino dai più teneri anni menaste una vita sì austera e sì santa da essere comunemente qualificato per Giusto, e faceste dell’orazione la vostra delizia per modo che lo vostre ginocchia...
-San Luigi Maria Grignion da Montfort 1. O grande apostolo del regno di Gesù per Maria, tu che indicasti alle anime i sentieri della vita cristiana suggerendo l’osservanza delle promesse battesimali e insegnasti come un segreto di santità...
-San Marco I. Glorioso s. Marco, che al primo udire le prediche di s. Pietro, vi convertiste alla fede con tanta sincerità e con tanto fervore da essere da s. Pietro medesimo denominato suo figlio, e, come tale...
-San Giuseppe 1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze sono forse...