Beatificazione: 11 febbraio 1750, Roma, papa Benedetto XVI
Apostolo della Lituania e patrono di quel paese (come pure della Galizia e della Polonia), Ladislao nacque a Gielniow nel 1440. Frequentò l'università di Varsavia e in quella medesima città entrò nel convento dei francescani riformati da S. Giovanni da Capistrano (23 ott.).
Dopo qualche anno fu eletto provinciale e mantenne quell'ufficio per molto tempo, rivedendo le costituzioni dell'ordine che furono approvate nel capitolo generale tenutosi a Urbino nel 1498. Inviò un gruppo di frati, attentamente scelti, per evangelizzare la Lituania, ricordando loro che la santità personale doveva precedere l'annuncio del Vangelo. Quest a missione ottenne la riconciliazione di molti scismatici con la Chiesa; ci furono anche molte conversioni di pagani.
Ladislao fu un predicatore ardente ed eloquente e quand'era guardiano a Varsavia fu molto ricercato e apprezzato.
Le sue omelie insistevano particolarmente sul valore della passione di Cristo, come ci ricorda il Martirologio Romano; su questo tema scrisse diversi inni, cantati specialmente nell'Ufficio vespertino.
Nel 1498 la Polonia dovette affrontare un'invasione combinata di tartari e turchi, forte di un'armata di 70.000 di uomini. Ladislao iniziò a pregare, fondando le sue speranze su un intervento divino: gli invasori si trovarono intrappolati da inondazioni straordinarie dei fiumi Prut e Dnepr, tra i quali erano accampati, seguite da freddo gelido e tempeste di neve; a migliaia vennero uccisi dai rigori del clima, ma molti di più caddero per mano delle truppe polacche guidate dal principe Stefano.
La reputazione di Ladislao come uomo di preghiera era molto alta. Nel suo monastero sperimentò anche la levitazione durante quello che doveva essere il suo ultimo Venerdì Santo. Mentre pregava fu innalzato da terra e rimase sospeso come se fosse crocifisso, poi toccò terra lievemente.
Era così debole che dovette essere portato in infermeria e morì l'anno seguente. Fu beatificato nel 1586 e il suo culto fu confermato nel 1769.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Varsavia in Polonia, beato Ladislao di Gielniów, sacerdote dell’Ordine dei Minori, che predicò con straordinario zelo la Passione del Signore e la celebrò con pii inni.
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