Maria Luisa Merkert nacque a Nysa, in Slesia prussiana, da Anton Merkert e Maria Barbara Pfitzner. Rimase orfana di padre nei primi mesi di vita e crebbe in un ambiente familiare profondamente cristiano, insieme alla sorella maggiore Matilde. Frequentò scuole cattoliche femminili e ricevette un’educazione orientata alla fede e alla carità. Quando la madre si ammalò gravemente, Maria la assistette con dedizione: quell’esperienza la orientò stabilmente al servizio dei malati e dei poveri.
Nel 1842, insieme a Matilde Merkert, Francesca Werner e Clara Wolff, costituì a Nysa una pia associazione di donne dedite all’assistenza a domicilio degli infermi abbandonati sotto la protezione del Sacratissimo Cuore di Gesù. Nel 1846, dopo il decesso di Matilde per tifo contratto durante l’assistenza ai malati, Maria entrò con alcune compagne tra le Suore della Misericordia di San Carlo Borromeo a Praga per ricevere una formazione religiosa più completa; tuttavia, poiché quell’istituto non privilegiava l’assistenza domiciliare, nel 1850 ritornò a Nysa per riprendere il progetto originario.
Il 19 novembre 1850, festa di Santa Elisabetta d’Ungheria, Maria Luisa Merkert e Francesca Werner ripresero stabilmente l’opera a Nysa, ponendola sotto il patrocinio di Santa Elisabetta. Il 4 settembre 1859 l’istituto ottenne l’approvazione diocesana e il 15 dicembre dello stesso anno Maria fu eletta Superiora Generale. Il 5 maggio 1860 professò i voti di povertà, castità e obbedienza, insieme a un voto specifico di servizio ai malati e ai poveri. Sotto la sua guida, la congregazione — poi nota come Suore di Santa Elisabetta — si sviluppò rapidamente, aprendo numerose case e formando centinaia di religiose, con attenzione prioritaria all’assistenza a domicilio.
Maria visse una forte devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù e alla Vergine Maria. Coltivò uno stile di vita semplice, laborioso e materno verso le consorelle, riconoscendo nel povero e nel malato il volto di Cristo. In tempi segnati da guerre, epidemie e diffusa miseria, ella perseverò nella carità operosa, diventando per molti la “Samaria della Slesia”.
Maria Luisa Merkert morì a Nysa il 14 novembre 1872, all’età di cinquantacinque anni. La Chiesa ne riconobbe le virtù eroiche e, confermato un miracolo per sua intercessione, ne celebrò la beatificazione il 30 settembre 2007. La memoria liturgica ricorre il 14 novembre.