Beatificazione: culto confermato nel 1627, Sconosciuto, papa Urbano VIII
Colomba, esempio interessante di terziaria domenicana, già in vita fu acclamata come saggia consigliera e guaritrice in quella Perugia che le tributò un funerale pubblico a cui partecipò gran parte dela cittadinanza. Era nata a Rieti da una famiglia che commerciava in tessuti. Durante l'adolescenza si dice abbia avuto visioni e persino visitato la Palestina durante un'estasi.
Si tagliò i capelli per respingere i corteggiatori e all'età di diciannove anni si fece terziaria domenicana. Facendo visita in carcere a un assassino lo condusse al pentimento. Le si attribuì la capacità di operare guarigioni e di riuscire a vivere con un'alimentazione estremamente scarsa. Un giorno lasciò la sua casa di buon mattino e partì per una destinazione sconosciuta: arrestata a Foligno per un errore d'identità, fu raggiunta dai genitori, con i quali poi si trasferì a Perugia, allora una delle più turbolente città italiane. Accolta festosamente andò a vivere insieme ad altre terziarie sue compagne, e fu presa sotto la protezione dei Baglioni, famiglia ricca e influente. Alcuni domenicani e francescani sollevavano dubbi sulla possibilità che vivesse solo di bacche e di estasi, e uno di essi, divenuto poi suo confessore e biografo, raccomandò prudenza e che si facesse trascorrere un periodo di dieci anni prima di qualsiasi ammissione riguardo alla sua santità. Il popolo non aveva però questo tipo di remore e le ottenne una casa nella quale, con poche compagne, ella poté pronunciare i voti perpetui nel 1490.
Durante un'epidemia di peste i magistrati della città seguirono il suo consiglio di indire processioni penitenziali; molti malati guarivano al solo contatto con lei, ed ella stessa contrasse la peste ma guarì, attribuendo la cosa all'intercessione di S. Caterina da Siena (29 apr.), alla quale era molto devota. Agì da mediatrice di pace durante violente dispute cittadine. Una volta mise in guardia i suoi concittadini da imminenti attacchi esterni, che poterono essere così respinti.
Quando papa Alessandro VI passò da Perugia ne fu impressionato, ma gli ammonimenti che ella in seguito pronunziò non furono ugualmente mai resi pubblici.
Umiliò Lucrezia Borgia, che divenne sua acerrima nemica, e alla cui influenza venne attribuita la persecuzione (e le accuse di pratiche magiche) che fece seguito. Colomba sopportò molti mali fisici e dal letto di morte consigliò i potenti di Perugia di praticare la carità e la giustizia verso i poveri. Morì all'età di soli trentaquattro anni nella festa dell'Ascensione del 1501. Nel 1627 il suo culto fu confermato.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Perugia, beata Colomba (Angela), vergine della Penitenza di San Domenico, che si adoperò per pacificare la città divisa tra fazioni.
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