Si può ben dire che Chiara Agolanti rappresenti l'eccesso penitenziale che caratterizzò gli sviluppi della devotio moderna nel tardo Medio Evo, ossessivamente centrata sui particolari fisici dell'imitazione di Cristo.
Poiché il suo culto fu confermato ancora nel 1784, quando Alban Butler stava componendo l'edizione originaria di Lives of the Saints, la venerazione per la beata deve essere stata notevole.
B.T.A. tuttavia le dedica uno dei commenti più prudenti, per non dire critici, dell'opera: «È importante ricordare che l'autorità e l'approvazione della Chiesa non sono in nessun modo coinvolte in stravaganze simili a quelle che troviamo nella Vita della B. Chiara da Rimini ed è estremamente improbabile oggi che la proposta di una tale causa di beatificazione possa superare con successo le prove richieste. Ella è "beata" in virtù del fatto che dalla sua morte in avanti pare sia stata venerata localmente a Rimini [...]. Dobbiamo tenere a mente [...] che i criteri di valutazione sono molto mutati rispetto al xiv secolo».
Tali parametri sono cambiati ancora da quando sono state scritte queste parole ed è oggi possibile vedere la storia di Chiara da Rimini sotto una luce diversa: la vicenda di una donna che fu portata a colpevolizzarsi per gli eccessi giovanili come non sarebbe mai accaduto a un uomo.
Descritta come una giovane donna benestante, due volte maritata, Chiara condusse una vita mondana fino alla conversione legata a una visione della Vergine Maria. Entrata nel Terz'ordine di S. Francesco, le fu concesso dal secondo marito di vivere in castità e preghiera e dopo la morte di quest'ultimo Chiara si sottopose a dure mortificazioni. In Quaresima viveva in una cavità scavata nelle mura della città; il Venerdì Santo si faceva trascinare lungo le strade con una fune intorno al collo a imitazione di Gesù sulla via del Calvario. Per poco addirittura non morì per aver cercato di prolungare eccessivamente l'esperienza della sete di Gesù sulla croce. Negli ultimi anni di vita diventò cieca e trascorse gli ultimi mesi in una specie di coma, dal quale emerse incapace di parlare.
Le sue opere però mostrano che la beata non imparò solo a punire se stessa, ma anche ad aiutare gli altri. Accudì il fratello esiliato e molti altri; aiutò alcune clarisse in fuga a stabilirsi a Rimini, trasportando per loro legna come un servo (esse la misero sotto chiave per impedirle di fare ritorno alla sua cavità nelle mura).
Giunse a vendersi come schiava per riscattare un uomo a cui stavano per tagliare una mano: il magistrato, mosso a pietà dal suo gesto, perdonò l'uomo. Fece anche costruire un convento per le sue discepole. Le sue reliquie sono conservate nella chiesa del suo convento a Rimini.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Rimini, beata Chiara, vedova, che espiò con la penitenza, la mortificazione della carne e i digiuni la precedente vita dissoluta e, radunate delle compagne in un monastero, servì il Signore in spirito di umiltà.
-Beata Chiara Luce Badano Giovane focolarinaLa beatificazione di Chiara Luce Badano, avvenuta il 25 settembre 2010, è stata accompagnata da una corrente di gioia ed entusiasmo giovanile. Chiara...
-Beata Chiara Bosatta VergineChiara era una giovane che aspirava a una vita di preghiera e di contemplazione. Si trovò, invece, immersa nella fervida opera educativa e sociale promossa...
-Beata Chiara Gambacorti DomenicanaTora (o Teodora), figlia di Pietro Gambacorta, nacque nel 1362 a Firenze o a Venezia, uno dei cittadini più importanti di Pisa. Suo fratello maggiore era...
San Goffredo di Amiens VescovoSan Goffredo, Vescovo di Amiens, fu quasi contemporaneo di Goffredo di Buglione, « Avvocato del Santo Sepolcro ». Al tempo della Crociata era ancora giovinetto. Nato da genitori benestanti...
Dedicazione della Basilica Lateranense Dedicazione a San Giovanni BattistaFin dall’antichità più remota si solevano consacrare a Dio con particolare solennità i luoghi destinati al culto divino. Questo fatto si riscontra nella storia di tutti i popoli...
Beata Eugenia Picco VergineNacque a Crescenzago (Milano) 1'8 novembre 1867. In giovane età dovette combattere con i desideri mondani della madre, che la voleva cantante di successo, e con il convivente della madre che la molestava...
San Martino di Tours VescovoUno dei più illustri ornamenti della Chiesa nel secolo IV fu certamente S. Martino, vescovo di Tours e fondatore del monachismo in Francia. Nato nel 316 in Sabaria, città della Pannonia...
-Sant' Andrea Avellino I. O glorioso s. Andrea, che consacraste tutti i vostri lumi all’istruzione degli ignoranti, alla difesa dei perseguitati, alla conversione dei peccatori, al perfezionamento dei giusti, e tanto più vi...
-San Martino di Tours I. O glorioso s. Martino, che, consacrato interamente all'acquisto della cristiana perfezione praticaste fra gli scandali della milizia quegli atti di pietà e di penitenza che vi erano resi famigliari...
-Sant' Elisabetta d'Ungheria O gloriosa, e cara nostra protettrice s. Elisabetta, quanto ammirabili sono gli esempi che voi vivente sulla terra, lasciaste al mondo di rassegnazione al divin volere nelle più dure prove, a cui piacque...
-San Gregorio Taumaturgo I. Ammirabile s. Gregorio, che, amante solo della verità, l'abbracciaste con il maggior cuore unitamente al vostro fratello Atenodoro, appena vi venne fatte di conoscerla per mezzo del grande Origene...
-Sant' Alberto Magno Giorno 3: Umiltà nel SapereO Signore, aiutami a comprendere che la vera conoscenza è un dono da custodire con umiltà. Sant'Alberto, che nonostante la tua sapienza, conservasti un cuore...
-Santa Gertrude la Grande O gloriosissima S. Geltrude, prediletta di Gesù, nell'afflizione che mi opprime, nella traversia che mi affanna, eccomi gemente ai tuoi piedi, per impetrare grazie dal Cuore santissimo di Gesù...
PREGHIERA DEL MATTINO A DIO PADRETi ringrazio, Padre, per questo nuovo giorno. Aiutami a viverlo in amicizia con te e con il prossimo. Donami la forza per affrontare gli impegni che mi...
Preghiera a San Goffredo di AmiensAllontana da noi, o Signore, ogni male dell'anima e del corpo per l'intercessione di San Goffredo, perché, lontani dalle insidie del Maligno, nella serenità...
TI ADOROTi adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonami il male oggi commesso...