Il Monastero di San Ramón fu fondato nel XIII secolo dall’Ordine della Merced, sulle fondamenta della precedente cappella di San Nicolás di Manresana, dove, secondo la tradizione, fu sepolto San Ramón Nonato nel 1240. Tra il 1597 e il 1625 il complesso fu ampliato; nel 1628 papa Urbano VIII autorizzò il culto in onore di San Ramón, e la devozione verso il santo crebbe significativamente. Successivamente, nel 1675, sotto la guida di Pedro de Salazar, si realizzò una grande espansione con la nuova dedica al santo.
Dopo l’esclaustrazione del 1835, i mercedari ritornarono e, nel 1897, fondarono nella struttura una scuola dell'ordine.
Il complesso è composto da tre edifici principali:
La facciata barocca (1674-1722) presenta colonne salomoniche e nicchie che anticamente ospitavano le statue di San Pedro Nolasco e della Virgen del Socorro, perdute nel 1936. Sopra l’ingresso rimane l’immagine di San Ramón.
L’interno della chiesa è un raffinato esempio di arte barocca: una navata unica con volta a botte, cupola sul transetto e cappelle laterali sormontate da una galleria con balconi. Il retablo maggiore è opera dello scultore ausetano Pere Costa (1741).
Il nuovo convento, iniziato nel 1798, presenta un chiostro neoclassico con due piani:
Un elemento centrale del santuario è la tomba di San Ramón Nonato. In origine i suoi resti furono custoditi nell’antico camarín del 1774, dietro il presbiterio; successivamente, dopo il 1936, furono trasferiti nel nuovo camarín, accanto al transetto destro.
La sepoltura si presenta come un altare con un’urna di cristallo che racchiude la figura giacente del santo, una statua che lo raffigura nel riposo eterno. Accanto, un reliquiario custodisce un osso del santo.
La tradizione popolare narra che la mula che trasportava il corpo del santo compì tre giri attorno al sito e poi cadde, segnando così la volontà divina che lì sorgesse la sua tomba. Da questo fatto deriva l’usanza degli "Els Tres Tombs": ogni 31 agosto i fedeli compiono tre giri intorno all’immagine della Vergine e alla reliquia del santo, rinnovando la devozione.
In passato l’urna era riccamente ornata con ferro, oro e argento, ma tali decorazioni andarono perdute durante le confische e la guerra civile spagnola. Nonostante ciò, il mausoleo conserva intatta la sua funzione spirituale, continuando ad attirare pellegrini e devoti.