Santa Ubaldesca Taccini nacque nel 1136 a Calcinaia, un piccolo borgo vicino a Pisa, da una famiglia di umili contadini. Fin dalla giovinezza, mostrò una profonda devozione cristiana, dedicandosi alla preghiera, al digiuno e alla carità verso i poveri.
A quindici anni, sentendo la chiamata divina, entrò nell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (oggi noto come Ordine di Malta), stabilendosi presso la chiesa del Santo Sepolcro a Pisa. Lì trascorse 55 anni di vita religiosa, dedicandosi con umiltà e amore al servizio dei malati e dei bisognosi nell'ospedale annesso al convento.
Numerosi sono i miracoli attribuiti a Santa Ubaldesca, sia in vita che dopo la sua morte. Tra i più noti, si racconta che trasformò l'acqua di un pozzo in vino, simbolo della sua profonda fede e del suo spirito di servizio. Per questo motivo, è spesso raffigurata con un secchio, emblema del miracolo e del suo impegno nell'assistenza ai malati.
Morì il 28 maggio 1206, giorno della Santissima Trinità. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, e numerose guarigioni miracolose furono attribuite alla sua intercessione. Le sue reliquie sono custodite nella chiesa di San Giovanni Battista a Calcinaia, suo paese natale, e alcune furono traslate a Malta nel 1587.
La memoria liturgica di Santa Ubaldesca si celebra il 28 maggio. È venerata come patrona di Calcinaia e del quartiere di Santa Ubaldesca a Les Useres, in Spagna. In suo onore, a Calcinaia si tiene la Regata Storica sull'Arno, che rievoca l'antica attività dei traghettatori locali.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Pisa, santa Ubaldesca, vergine, che dall’età di sedici anni fino alla morte, per cinquantacinque anni, svolse con perseveranza in un ospizio opere di misericordia.