Sant' Oronzo
Nome: Sant' Oronzo
Titolo: Vescovo
Nascita: 22, Rudiae
Morte: 26 agosto 68, Lecce
Tipologia: Commemorazione
La tradizione agiografica di Oronzo è legata a quella di Giusto e Fortunato e si basa su una leggenda che, sulla falsariga di altre leggende siciliane, vuole che san Paolo apostolo abbia mandato da Corinto a Roma proprio Giusto, suo discepolo. Costui, fermatosi casualmente nel Salento a causa di una mareggiata, ospitato da Oronzo, avrebbe convertito alla fede il suo albergatore e un certo Fortunato, suo nipote. Tornati tutti e tre a Corinto, san Paolo avrebbe ordinato Oronzo vescovo di Lecce ma questi, raggiunta la sua sede, sarebbe stato martirizzato il 26 agosto sub Nerone. Il primo settembre sant'Aronzo viene venerato a Potenza, sin dal V sec., ed è possibile che possa trattarsi dello stesso personaggio, diffuso per il facile scambio della vocale iniziale.
Le coordinate agiografiche relative ai tre martiri sembrerebbero avere provenienza diversa e scarsi rapporti reciproci con Lecce, dove sono venerati come patroni della città. Ma se in un diploma di Tancredi di Altavilla del 1181 si accenna a una porta di Lecce dedicata a Giusto, oltre che a una strada rurale «que vadit ad Sanctum Arontium», sembra indiscutibile l'identificazione di Oronzo con l' Aronzo potentino e di altre attendibili fonti letterarie. D'altra parte l'accenno a una cappella di «Sant'Aronzo fuori le mura», attualmente nel suburbio della città, è comprensibile solo se riferito a sant'Oronzo.
Il nome Giusto appare più volte nel Martirologio Geronimiano, ma è difficile stabilire quale possa identificarsi col santo venerato a Lecce; accanto al suo nome si legge quello di Fortunato, un nome abbastanza frequente nell'agiografia cristiana.
Per Fortunato il più antico documento che testimoni un suo culto a Lecce risale al sec. XV, mentre nel Martirologio Romano è ricordato un Fortunato a Salerno il 28 agosto. Il suo nome, o come «Fortunatiano», compare accanto ad Aronzo in una Passio liturgica del sec. VIII oltre che in una poesia attribuita ad Alfano di Salerno.
Il nome di Oronzo può certamente leggersi nel Martirologio Geronimiano al 27 agosto come Arontius, martire di Potenza, ed unito, nella Passio del sec. Vili, al gruppo dei Dodici Fratelli, santi e martiri africani commemorati nel Martirologio Geronimiano tra il 27 agosto e il 1° settembre. Le reliquie di questi martiri, presentati leggendariamente come fratelli sin dal sec. VIII, sono conservate in varie città dell'Italia meridionale; fra questi si trovano Aronzo e Fortunato. Su Oronzo, il cronista Antonello Coniger racconta che il corpo fu scoperto da Francesco II Orsini del Balzo, recatosi a Lecce, «città ingrata e non degna di tanto bene», per conto del re di Napoli nel 1480.
Il culto di Oronzo e Fortunato permane a Benevento, mentre può ritrovarsi in molti altri centri dell'Italia meridionale, come Potenza, Avellino, Siponto, San Giovanni in Fiore, Monte Sant'Angelo, Taranto, Monopoli, Turi, Ostuni, Casarano, Muro Leccese. Ma è a Lecce che il santo è certamente venerato ancora nel XV sec., come risulta da un diploma di Ladislao di Napoli del 9 maggio 1407, nel quale si fa nuovamente cenno ad una porta di San Giusto attualmente porta Napoli nei cui pressi si teneva la fiera dedicata al santo («nundinae sancti Orontii»).
Lascia un pensiero a Sant' Oronzo