Sant' Ilario di Arles

Sant' Ilario di Arles
Nome: Sant' Ilario di Arles
Titolo: Vescovo
Nascita: 400, Arles, Francia
Morte: 5 maggio 449, Arles, Francia
Ricorrenza: 5 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Ilario di Arles, da non confondere con il più noto omonimo di Poitiers (13 gen.), discendeva da una famiglia aristocratica imparentata con S. Onorato di Arles (16 gen.). Probabilmente fu educato in una scuola di retorica; la sua conversione viene descritta da Onorato in uno stile che riecheggia le Confessioni di S. Agostino. Ricco di doni naturali decise di diventare monaco a Lérins, dove però non rimase a lungo, poiché Onorato, eletto vescovo di Arles, lo volle con sé. Là rimase finché Onorato morì. Progettava di tornare a Lérins ma messaggeri della città di Arles lo inseguirono per comunicargli che era stato scelto come vescovo della città, all'età di ventinove anni. Da vescovo cercò di comporre le caratteristiche monastiche con quelle legate all'impegno pastorale (per esempio riservava un tempo determinato al lavoro manuale, dando il ricavato in elemosina). In diverse occasioni vendette i vasi sacri per riscattare prigionieri. Costruì e visitò monasteri nella sua diocesi. Fu anche pieno di zelo nei rapporti con gli altri vescovi, verso i quali come alcuni dei suoi predecessori — rivendicò una giurisdizione metropolitana. Giunse a deporre il vescovo Celidonio, che subito si appellò al papa S. Leone Magno (10 nov.), e a nominare il successore di un vescovo molto malato che però non morì. Ilario stesso andò a Roma: Leone, giudicandolo poco trattabile, lo lasciò nel suo ufficio proibendogli però di consacrare nuovi vescovi e assegnando il titolo di metropolita al vescovo di Fréjus. Si sa poco degli ultimi anni della sua vita. Morì all'età di quarantanove anni, dopo aver lavorato instancabilmente per la sua diocesi e, sembra, riconcilialo con S. Leone, che si riferì a lui con l'espressione «di beata memoria». Ilario è forse un esempio di persona dotata di talenti notevoli e di pietà, che però ricevette importanti incarichi in età troppo giovane da un parente influente.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Arles in Provenza, sant’Ilario, vescovo, che, promosso suo malgrado dall’eremo di Lérins all’episcopato, lavorando con le sue mani, vestendosi di una sola tunica sia in estate sia in inverno e andando sempre a piedi, rese visibile a tutti il suo amore per la povertà; dedito alla preghiera, ai digiuni e alle veglie, si adoperò instancabilmente nel ministero della parola, rivelò ai peccatori la misericordia di Dio, accolse gli orfani e destinò prontamente tutto il denaro raccolto dalle basiliche della città al riscatto dei prigionieri.

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