San Proclo di Costantinopoli

San Proclo di Costantinopoli
Nome: San Proclo di Costantinopoli
Titolo: Vescovo
Nascita: IV secolo, Costantinopoli
Morte: 24 luglio 446, Costantinopoli
Ricorrenza: 24 ottobre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Patrono di:
Lubriano


Proclo, nato a Costantinopoli non dopo il 390-395, secondo alcuni racconti fu discepolo di S. Giovanni Crisostomo (13 set.), ma con più probabilità semplicemente eccelse, al pari del santo, nello studio della retorica e ne condivise le idee. Entrò a servizio del patriarca Attico e ne diventò segretario, sebbene S. Giovanni e Attico fossero avversari nella politica ecclesiastica dell'epoca. Attico fu talmente colpito da Proclo che lo ordinò diacono e, dopo un intervallo di tempo, presbitero. Quando il patriarca nel 425 morì, molti pensarono che Proclo ne sarebbe stato il successore, ma ciò non accadde e l'anno seguente fu invece consacrato vescovo di Cizico. La popolazione di quella città si rifiutò di accoglierlo ed egli dovette rimanere a Costantinopoli, dove si distinse come predicatore. Nel 428 il patriarcato si rese nuovamente vacante e ancora si pensò a Proclo come miglior candidato a reggere la sede, ma l'imperatore intervenne e impose la scelta di Ncstorio.

Il nuovo patriarca iniziò a divulgare una dottrina cristologica (condannata successivamente come eresia nestoriana) che sosteneva la compresenza, nel Verbo incarnato, di due persone, quella umana e quella divina. Conseguiva dunque che Maria dovesse essere considerata solamente madre dell'uomo Cristo e così Nestorio e i suoi seguaci si rifiutarono di usare il termine Theotokos ("Madre di Dio"), titolo tradizionale della Vergine. Nel 429 Proclo tenne una famosa omelia in cui si scagliò contro queste teorie, sostenendo l'uso del titolo Theotokos e affermando: «Noi non proclamiamo un uomo deificato, ma confessiamo un Dio incarnato».

Egli non sembra, tuttavia, aver avuto un ruolo di rilievo nella successiva controversia e neppure nell'importante concilio di Efeso del 431, che condannò l'eresia e depose Nestorio. Fu scelto un nuovo patriarca e quando anch'egli morì, nel 434, Proclo poté finalmente accedere alla sede di Costantinopoli.

Proclo si distinse per la moderazione in un periodo in cui accuse e controaccuse erano all'ordine del giorno nell'ambiente ecclesiastico, e in cui alcuni credenti ortodossi erano intenzionati a raggiungere l'eliminazione fisica degli eretici. Alcuni vescovi armeni gli chiesero di esprimere un giudizio sugli scritti del loro campione, Teodoro di Mopsuestia, e Proclo, a questo proposito, scrisse la sua opera più famosa, il cosiddetto «Torno di S. Proclo agli Armeni», in cui difese il punto di vista ortodosso sull'Incarnazione, criticando il lavoro di Teodoro (ma senza mai nominarlo per timore di offendere coloro che lo veneravano come santo). Ottenne il favore della popolazione presenziando alla traslazione dei resti di S. Giovanni Crisostomo a Costantinopoli, e sanò la vecchia frattura che aveva allontanato i seguaci del santo. Si ritiene che sia stato lui a voler introdurre, nella liturgia orientale, il noto Trisagion ("Tre volte santo") — «Santo Dio, Santo Potente, Santo Immortale, abbi pietà di noi» — a causa dell'efficacia di tale invocazione nel far cessare un grave terremoto nella città.

S. Cirillo d'Alessandria (27 giu.) definisce Proclo «un uomo intriso di fede, perfettamente istruito nella disciplina della Chiesa e attento osservatore dei canoni». Lo storico greco Socrate che lo conobbe personalmente scrisse: «Per quanto riguarda le virtù morali egli ebbe pochi eguali. Era sempre gentile con tutti, convinto che la cortesia più della severità facesse progredire la causa della verità. Decise perciò di non irritare e perseguitare gli eretici, restituendo così alla Chiesa nella sua persona quella mite e benigna dignità di carattere che tanto spesso era stata infelicemente violata [...] egli fu un esempio per tutti gli autentici vescovi». È necessario aggiungere, tuttavia, che Proclo seppe combattere appassionatamente per i propri diritti come qualsiasi altra persona di quell'epoca così ricca di contrasti.

Ebbe un'importante divergenza di opinioni con il papa sulla questione della giurisdizione episcopale, quando entrambe le sedi rivendicarono l'autorità sulla Chiesa di Tessalonica.


Altri disordini nacquero per via della pretesa dei vescovi illirici di avere il diritto di appellarsi a Costantinopoli piuttosto che a Roma e in questi dissensi Proclo difese la posizione dei patriarchi in modo difficilmente definibile mite e moderato.

Morì il 24 luglio 446. Oltre al TOMO già menzionato, siamo in pos-sesso di molte sue omelie (anche se sussistono dubbi sull'attribuzione di alcune di esse) e lettere, che trattano soprattutto di differenze dottrinali tra opinioni ortodosse e nestoriane. Alban Butler descrisse il suo stile come «conciso, sentenzioso e ricco di momenti arguti e allegri, più adatto a piacere e deliziare che a muovere il cuore [...l e tale da richiedere molte sofferenze e studio [...] non comparabile alla semplice e naturale gravità di S. Basilio o al dolce stile di S. Giovanni Crisostomo», giudizio che, forse, non combacia con l'immagine del cortese, paziente e moderato patriarca descritto da altri. Gli ortodossi osservano la sua festa il 20 novembre.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Costantinopoli, san Proclo, vescovo, che proclamò coraggiosamente la beata Maria come Madre di Dio e riportò dall’esilio nella città con solenne processione il corpo di san Giovanni Crisostomo, meritando per questo nel Concilio Ecumenico di Calcedonia l’appellativo di Magno.

Lascia un pensiero a San Proclo di Costantinopoli


Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 17 giugno si venera:

San Ranieri di Pisa
San Ranieri di Pisa
Eremita
Ricco mercante, in grado di leggere il latino, entrò in relazione con una asceta di Pisa, si convertì e decise di abbandonare la vita mondana. La vita di Ranieri ebbe una profonda trasformazione...
Altri santi di oggi
Domani 18 giugno si venera:

San Gregorio Giovanni Barbarigo
San Gregorio Giovanni Barbarigo
Vescovo
I milanesi erano soliti ripetere ai bergamaschi, complimentandosi per il loro vescovo: «Noi abbiamo un santo cardinale morto, san Carlo Borromeo, voi avete un vescovo vivo». Vescovo vivo era...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 17 giugno nasceva:

San Giuseppe da Copertino
San Giuseppe da Copertino
Sacerdote
S. Giuseppe nacque a Copertino in Puglia nell'anno 1603 da pii genitori e prevenuto dall'amore di Dio, passò la sua infanzia in santa semplicità e purezza di costumi. Liberato dalla Vergine Madre di Dio...
Oggi 17 giugno tornava alla Casa del Padre:

San Ranieri di Pisa
San Ranieri di Pisa
Eremita
Ricco mercante, in grado di leggere il latino, entrò in relazione con una asceta di Pisa, si convertì e decise di abbandonare la vita mondana. La vita di Ranieri ebbe una profonda trasformazione...
Altri santi morti oggi
Oggi 17 giugno si recita la novena a:

- San Giovanni Battista
I. O glorioso s Giovanni, che col vivere sempre la vita più illibata, corrispondeste così bene al vostro nome che significa Grazia, ottenete a noi pure di vivere sì santamente da corrispondere con esattezza...
- San Luigi Gonzaga
I. Angelico s. Luigi, che quantunque nato fra gli agi e le grandezze del mondo, col continuo esercizio dell’orazione, del ritiro e della penitenza, non aspiraste giammai che ai beni sodi e immancabili...
- Corpus Domini
Atto di Adorazione di Santa Margherita Alacoque Gesù Cristo, mio Signore e mio Dio, che io credo veramente e realmente presente nel SS. Sacramento dell'Altare, ricevete quest' atto di profondissima...
Le preghiere di oggi 17 giugno:

CUSTODISCIMI IN QUESTO GIORNO, SIGNORE Signore, resta con me in questo giorno e anima le mie azioni, le mie parole e i miei pensieri. Custodisci i miei piedi perché non passeggino oziosi, ma...
Preghiera a San Ranieri di Pisa Ti ringraziamo, o Dio Padre Santo, che attraverso i tempi e le generazioni, arricchisci la tua Chiesa donandole i Santi, segni mirabili di Cristo tuo Figlio...
PREGHIERE DELLA SERA O Dio, nella quiete della sera, ripensiamo al tuo amore. Nella pace del tuo tempio, ripensiamo al tuo amore. Come potremo rendere grazie a te, Signore...