San Gualterio di Esterp

San Gualterio di Esterp
Nome: San Gualterio di Esterp
Titolo: Sacerdote
Nascita: 990 circa, Confolens, Aquitania
Morte: 11 maggio 1070, Limoges, Francia
Ricorrenza: 11 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Gualtiero (o Gautier) nacque nel castello di Confolens (Aquitania) sul fiume Vienne, residenza principale della sua famiglia, una delle casate più importanti d’Aquitania.

Studiò presso i canonici agostiniani dell’abbazia di Le Dorat, dove poi entrò come novizio e dove pronunziò i voti solenni. Ritiratosi momentaneamente a Confolens (forse per divisioni all’interno della comunità), dopo alcuni anni fu eletto abate del monastero di Lesterps, incarico che mantenne per trentott’anni.

La sua influenza si diffuse largamente: cronache contemporanee parlano di lui come di un uomo di santità eminente, le cui azioni sembravano benedette in modo particolare da Dio; possedeva anche un dono speciale per la riconciliazione dei peccatori. In questo ultimo campo papa Vittore II gli attribuì facoltà speciali, tra cui un mandato ampio per irrogare la pena della scomunica e per reintegrare nella comunione ecclesiale.

Il suo biografo narra fatti che rivelerebbero la sua indole già in età giovanile. Durante un pellegrinaggio a Gerusalemme uno strano uccello gettò un grosso pesce su una spiaggia desolata, fornendo opportunamente cibo a Gualtiero e ai suoi compagni. Un’altra volta i suoi compagni prepararono inavvertitamente della carne un venerdì, ma Gualtiero permise loro di mangiarla poiché quel giorno ricorreva la festa di S. Martino (11 nov.), ed egli stesso ne mangiò.

Uno dei suoi compagni, rigorista, si scandalizzò stigmatizzando duramente questa concessione, ma subito dopo perse tutte le monete che aveva nella borsa. Gli ultimi sette anni della sua vita furono segnati dalla cecità, ma continuò a esercitare attivamente l'incarico di abate fino alla morte che lo colse l’il maggio 1070 a Lesterps.

Il Martirologio lo ricorda per la sua mansuetudine nella vita comunitaria e per la carità verso i poveri. Il suo culto sembra inizialmente circoscritto ai canonici regolari; esso risale al 1090, poco prima che venisse scritta la sua Vita.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Esterp nel terrritorio di Limoges in Francia, san Gualterio, sacerdote, che fu rettore dei canonici e, educato fin da piccolo nel servizio di Dio, rifulse per la mansuetudine verso i fratelli e la carità verso i poveri.

Lascia un pensiero a San Gualterio di Esterp


Segui il santo del giorno:

Seguici su FB Seguici su TW Seguici su Pinterest Seguici su Instagram
Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 19 aprile si venera:

Sant' Emma di Sassonia
Sant' Emma di Sassonia
Vedova
Le Sante con il nome di Emma sono due: della seconda non avremo occasione di parlare, perché la sua memoria cade il 29 giugno, festa degli Apostoli Pietro e Paolo. Della prima possiamo invece parlare oggi...
Altri santi di oggi
Domani 20 aprile si venera:

Santa Sara di Antiochia
Santa Sara di Antiochia
Martire
Il Sinassario Alessandrino è l'unico documento a portare testimonianza scritta di Santa Sara vissuta fra il III ed il IV secolo, ponendo il giorno commemorativo della sua "rinascita al cielo" (dies natalis...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 19 aprile si recita la novena a:

- Santa Gianna Beretta Molla
O Dio, nostro Padre, tu hai donato alla tua Chiesa santa Gianna Beretta Molla, che nella sua giovinezza ha cercato amorevolmente te, e a te ha portato altre giovani, impegnandole apostolicamente in testimonianza...
- San Giorgio
I. Incomparabile s. Giorgio, che, professando fra i disordini della milizia idolatra il cristianesimo il più perfetto, dispensando ai poveri tutte le sostanze di cui per la morte di vostra madre diveniste...
- San Luigi Maria Grignion da Montfort
1. O grande apostolo del regno di Gesù per Maria, tu che indicasti alle anime i sentieri della vita cristiana suggerendo l’osservanza delle promesse battesimali e insegnasti come un segreto di santità...
- San Marco
I. Glorioso s. Marco, che al primo udire le prediche di s. Pietro, vi convertiste alla fede con tanta sincerità e con tanto fervore da essere da s. Pietro medesimo denominato suo figlio, e, come tale...