San Benildo Romancon

San Benildo Romancon
Nome: San Benildo Romancon
Titolo: Religioso
Nome di battesimo: Pierre Romançon
Nascita: 14 giugno 1805, Thuret, Francia
Morte: 13 agosto 1862, Saugues, Francia
Ricorrenza: 13 agosto
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
4 aprile 1948, Roma, papa Pio XII
Canonizzazione:
29 ottobre 1967, Roma, papa Paolo VI


Pietro Romancon nacque nel 1805 a Thuret in Francia. Da piccolo rimase molto impressionato dalla figura di un religioso che passava. Gli fu detto che era uno dei Fratelli delle Scuole Cristiane, una congregazione fondata da S. Giovanni Battista De La Salle (7 apr.) a Reims nel 1684 per l'educazione gratuita di ragazzi, soprattutto figli di genitori poveri, e uno degli ordini di insegnamento più all'avanguardia nella Chiesa.

Sebbene sacerdote, De La Salle aveva voluto che i Fratelli non fossero chierici, emettessero voti religiosi temporanei e venissero preparati a insegnare diverse discipline a ragazzi di ogni estrazione. L'episodio rimase impresso nella mente di Pietro, che espresse ai suoi genitori la volontà di diventare un Fratello e, quando l'ordine aprì una scuola a Riom, vi fu mandato a completare gli studi.

A quattordici anni chiese di essere ammesso nella congregazione. La particolare consacrazione dei fratelli e i metodi eccezionalmente sapienti e adeguati ai giovani redatti dal De La Salle si confacevano alla sua personalità. Era un buon studente ma dovette aspettare due anni per poter entrare in noviziato perché era ritenuto troppo giovane.

Nel 1820 iniziò il noviziato a Clermont-Ferrand e gli fu dato lo strano nome di Benildo, preso forse da S. Benilde, una martire uccisa dai musulmani a Cordova, ricordata nel Martirologio il 15 giugno. Alla fine del noviziato Benildo ritornò a Riom per seguire un corso di preparazione all'insegnamento. Fu mandato presso varie comunità per accrescere la propria esperienza, applicandosi nella didattica e in altre mansioni, come la cucina, e due anni dopo la professione divenne parte della comunità e della scuola di Billon. Si dice che fosse molto rigido ma giusto, che abbia sempre incoraggiato gli ultimi e che si sia interessato soprattutto all'educazione religiosa.

Benildo si mostrò talmente all'altezza del compito che nel 1841, all'età di trentasei anni, fu mandato a dirigere la comunità e ad aprire una scuola a Saugues, nell'alta Loira, dove trascorse il resto della sua vita. I Fratelli erano ben visti nella città e fu loro chiesto di tenere corsi serali per adulti. Gli ispettori governativi gli conferirono una medaglia d'argento per il suo lavoro e i suoi ex alunni ricordavano con ammirazione il suo lavoro.

Benildo era particolarmente portato per l'insegnamento della religione: «Se per colpa mia questi ragazzi non crescono in bontà, che senso ha la mia vita? Se io muoio insegnando il catechismo, allora morirò compiendo il mio dovere».

Si impegnò sempre molto per approfondire la teologia e altre materie ed era indubbiamente un insegnante dotato, con la rara capacità di toccare il cuore degli alunni. Diceva di lui un prete locale: «Benildo sembra un angelo non solo quando è in chiesa o quando prega, ma sempre e ovunque, perfino nei roseti in giardino». Molti suoi alunni entrarono nella congregazione.

Nel 1855 Benildo iniziò a soffrire di alcuni disturbi. Sei anni dopo fu colpito da una dolorosa artrite. Cercò di lottare contro la malattia e curarsi ma morì il 13 agosto 1862. Al suo funerale la chiesa era stipata e dal momento dell'interramento la sua tomba divenne una meta di pellegrinaggio. Nel 1896 si iniziò il processo di beatificazione, che avvenne nel 1948. Fu canonizzato nel 1967.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nella cittadina di Saugues presso Puy-en-Vélay sempre in Francia, san Benildo (Pietro) Romançon, dell’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che passò la vita dedito alla formazione della gioventù.

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