Il Santuario di Santa Marina si trova nella frazione di Ruggiano, comune di Salve (LE), lungo antiche vie rurali del Basso Salento. Le sue origini risalgono a una cappella medievale, fondata probabilmente da monaci italo‑greci e collocata dove è oggi il presbiterio e la sacrestia. Nei secoli XVI‑XVII la costruzione fu ampliata con navate, rifatta la facciata – completata nel 1778 – e arricchita da preziosi altari e affreschi barocchi.
La facciata, austera ma elegante, presenta due ingressi e decorazioni tardo‑barocche. All’interno domina un altare in marmo policromo settecentesco, dove spicca un affresco della martire attribuito alla seconda metà del Quattrocento, portato dall’antica chiesa e inserito nella struttura attuale.
Al centro del presbiterio la statua di Santa Marina è raffigurata con martello e drago sotto i piedi: simbolo della sua vittoria sul male. La devozione popolare attribuisce alla santa poteri curativi, in particolare contro le malattie del fegato (itterizia o “male d’arcu”) e come protettrice delle madri e neonati.
Le tradizioni locali legate al santuario sono ancora vive: il 17 luglio si celebra la festa patronale con messa solenne e processione della statua per le vie del paese. I fedeli acquistano nastrini colorati chiamati “zigareddhe” (in particolare gialli) e li sfiorano sulla statua, strofinandoli poi su viso o polso come segno di protezione. I pellegrini si fermavano anche sotto un arco per recitare una preghiera rituale contro il “male d’arcu”.
Archeologicamente, il santuario sorge su un luogo già frequentato in epoca protostorica, lungo l’antica via Francigena salentina, in prossimità di antichi frantoi ipogei, testimonianza della secolare cultura olivicola della zona.