La Chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio, situata nel cuore di Roma nel rione Colonna, è un gioiello raro nel panorama artistico della città: uno dei pochissimi esempi di rococò romano, con una facciata sinuosa e riccamente decorata, tanto da essere soprannominata "chiesa di zucchero".
Fondata su una cappella trecentesca, nel 1586 fu affidata a San Camillo de Lellis, che ne fece la sede del proprio ordine religioso, i Camilliani. Tra il XVII e il XVIII secolo, l’edificio fu trasformato completamente: fu aperta la piazza antistante, la chiesa fu ricostruita e decorata da grandi architetti come Carlo Fontana, Giovanni Antonio de Rossi e Giuseppe Sardi, autore della celebre facciata completata nel 1735.
L’interno presenta una navata ellittica, sei cappelle laterali, un breve transetto e una profonda abside. La cupola è decorata con un affresco di Étienne Parrocel del 1739, che raffigura la Santissima Trinità presentata da Santa Maria Maddalena a San Camillo. Nei pennacchi si trovano i Dottori della Chiesa, in uno stile luminoso e teatrale tipico del rococò.
Lungo le pareti si aprono nicchie con statue allegoriche delle Virtù della Confessione — Umiltà, Segretezza, Semplicità, Verecondia, Fedeltà e Dolore — scolpite da artisti come Monaldi, Morelli e Raffaelli.
Le cappelle laterali custodiscono importanti opere pittoriche. La Cappella di San Nicola di Bari contiene una tela di Giovan Battista Gaulli (Baciccia), mentre quella di San Lorenzo Giustiniani ospita un dipinto di Luca Giordano. La cappella dedicata a San Camillo accoglie un affresco di Sebastiano Conca e conserva le spoglie mortali di San Camillo de Lellis.
Sulla controfacciata si trova il magnifico organo settecentesco, costruito da Giuseppe Testa nel 1706. È incorniciato da stucchi bianchi e dorati, con una doppia cantoria e decorazioni allegoriche.
Annessa alla chiesa, la sacrestia realizzata tra il 1738 e il 1741 è un capolavoro del barocchetto romano: mobili in legno dipinto a finto marmo, affreschi, dorature e giochi prospettici la rendono un ambiente armonioso e di grande raffinatezza.
La chiesa rappresenta anche un luogo di memoria e spiritualità: custodisce il crocifisso parlante di San Camillo, il suo sudario e reliquie di altri santi camilliani come i beati Luigi Tezza ed Enrico Rebuschini.