Il Duomo di Pisa, dedicato a Santa Maria Assunta, si erge nella celebre Piazza dei Miracoli come straordinario esempio del romanico pisano. Edificato a partire dal 1063 su progetto di Buscheto e ampliato da Rainaldo, il Duomo riflette la ricchezza e la potenza della Repubblica Marinara. La sua facciata in marmo bianco e grigio, articolata in loggette sovrapposte e archi ciechi, è un trionfo di armonia, con richiami a stili bizantini, lombardi e islamici.
I portali bronzei, tra cui la celebre Porta di San Ranieri attribuita a Bonanno Pisano, offrono un racconto scolpito delle Scritture. Entrando, si è accolti da un vasto spazio a cinque navate, separate da colonne monolitiche in granito e coronate da capitelli corinzi. La navata centrale è coperta da un soffitto ligneo a cassettoni dorati, opera seicentesca dei fratelli Atticciati. Al centro, la cupola ellittica affrescata da Orazio e Girolamo Riminaldi si impone con la sua luce mistica e le sue decorazioni barocche.
Tra i capolavori che ornano l’interno spicca il pulpito di Giovanni Pisano, scolpito tra il 1302 e il 1311: un capolavoro gotico che narra scene della vita di Cristo con grande drammaticità e intensità emotiva. Dietro di esso, l’abside accoglie un imponente mosaico del Cristo in trono affiancato dalla Vergine e da san Giovanni, quest’ultimo realizzato da Cimabue nel 1302.
Lungo il transetto destro, si apre la cappella di San Ranieri, dedicata al patrono della città. Qui è conservata la sua tomba-altare, un’urna in marmo verde collocata su una mensa bronzea barocca, probabilmente realizzata da Giovan Battista Foggini. L’urna è sovrastata da un dossale cuspidato con rilievi che raffigurano episodi della vita del santo. L’intero complesso, spostato nella cappella attuale nel 1688 per volere di Cosimo III de’ Medici, esprime la devozione profonda dei pisani verso il loro protettore.
San Ranieri, nato a Pisa nel XII secolo, visse prima come giovane mondano e poi come pellegrino e asceta. Dopo anni trascorsi in Terra Santa, tornò nella sua città e morì il 17 giugno 1160. Alla sua morte, secondo la tradizione, le campane della città si misero a suonare da sole. Canonizzato a furor di popolo, è dal 1632 patrono principale di Pisa, e in suo onore si celebra ogni anno la suggestiva Luminara nella sera del 16 giugno.
Tornando alla struttura, nel transetto sinistro si trova anche la tomba dell’imperatore Enrico VII, scolpita da Tino di Camaino nel 1315, mentre la navata centrale ospita il celebre “lampadario di Galileo”, la cui oscillazione ispirò al giovane Galilei lo studio sull’isocronismo del pendolo. Tutto, all’interno della cattedrale, racconta una storia: tra spiritualità, arte, scienza e politica.
A pochi metri dal Duomo si erge la celebre Torre di Pisa, il campanile della cattedrale, costruito a partire dal 1173. Alta circa 56 metri, è famosa in tutto il mondo per la sua inclinazione, causata dal cedimento del terreno già durante le prime fasi della costruzione. La struttura cilindrica, rivestita in marmo bianco e suddivisa in sei ordini di loggette più la cella campanaria, presenta uno stile perfettamente coerente con il resto del complesso.
Nonostante le difficoltà strutturali, la torre fu completata nel XIV secolo e divenne subito uno dei simboli più riconoscibili dell’architettura medievale italiana. La sua pendenza, attentamente monitorata e stabilizzata nel corso degli anni, aggiunge un senso di dinamismo e fragilità che affascina i visitatori da tutto il mondo. Dalla sua sommità, raggiungibile salendo oltre 250 gradini, si gode una vista impareggiabile su tutta Pisa e sulle colline circostanti.
Di fronte alla facciata del Duomo si trova il Battistero di San Giovanni, iniziato nel 1152 da Diotisalvi. È il più grande battistero d’Italia, con una pianta circolare e un diametro di oltre 35 metri. La struttura rappresenta una sintesi tra romanico e gotico: la parte inferiore, con arcate cieche e colonne tozze, è più massiccia; quella superiore, aggiunta nel XIII e XIV secolo, è più slanciata e decorata con guglie e archi acuti.
All’interno, l’acustica è straordinaria: il suono rimbalza e si amplifica creando echi prolungati. Il pulpito, capolavoro di Nicola Pisano, realizzato nel 1260, è una delle opere scultoree più importanti del Duecento italiano. Le sue formelle raffigurano scene della vita di Cristo con una potenza narrativa che preannuncia il Rinascimento. Al centro, la vasca battesimale ottagonale in marmo ricorda la funzione sacramentale dell’edificio, ancora oggi utilizzato per le celebrazioni battesimali solenni.