Nostra Signora Aparecida
Nome: Nostra Signora Aparecida
Titolo: Il miracolo dei pesci
Tipologia: Commemorazione
Il santuario principale, considerato come il simbolo della nazione e la Lourdes del Brasile, è quello di Nostra Signora Aparecida.
Le sue origini risalgono all'ottobre del 1717: tre pescatori trovarono nel fiume Paraiba una bella immagine della Madonna della Concezione, in terracotta, nera ed alta 40 cm. La chiamarono Aparecida, perché era "apparsa" nell'acqua e trovata dentro una rete al posto dei pesci.
Uno dei pescatori, Filippo Pedróso, conservò per 15 anni l'immagine a casa sua, poi la consegnò a suo figlio Atanasio, il quale la donò a Itaguacu, un piccolo oratorio dove si raccoglievano, ogni sabato, i vicini per recitare il santo Rosario ed altre preghiere.
In seguito a fatti miracolosi, scrupolosamente controllati dal parroco della vicina città di Guaratingueta, José de Vilela, e riportati nel suo Livro do Tombo, la fama della statuetta si divulgò dovunque.
Nel 1745 fu costruita una cappellina e in seguito, con il permesso del vescovo di Rio de Janeiro e con la generosità dei pellegrini, ne fu edificata un'altra più grande sulla collina.
Un secolo dopo, 1'8 settembre 1822, l'imperatore Pedro I proclamava in forma solenne Nostra Signora Aparecida Padroeira do Brasil .
Nel 1834 si gettarono le fondamenta di una nuova chiesa capace di accogliere i devoti che aumentavano con ritmo sempre crescente.
Dopo varie forzate interruzioni, finalmente 1'8 dicembre 1888 il nuovo santuario fu consacrato dal vescovo di San Paolo e da allora ebbe un rapido ed inimmaginabile sviluppo.
Nonostante le distanze e le difficili comunicazioni, i pellegrini d'ogni razza, d'ogni età e d'ogni condizione sociale, chi in abito elegante, chi in poveri arnesi e chi persino scalzo, affluivano dalle coste atlantiche, discendevano dalle sierre e arrivavano dalle sterminate pianure battute dal sole equatoriale per baciare la miracolosa immagine, attingere sollievo e ritemprare le affievolite speranze.
S. Pio X, l'8 settembre 1904, autorizzò la solenne incoronazione dell'immagine e il 29 aprile 1908 innalzava il santuario alla dignità di Basilica.
Pio XI, il 16 luglio 1930, dichiarò la Madonna di Aparecida Patrona principale del Brasile. L'anno successivo, per iniziativa del card. Leme, l'immagine fu trasportata, in un trionfo spettacolare, sopra un treno speciale, a Rio de Janeiro, per ricevere nella immensa "Esplanada do Castelo" l'omaggio di oltre un milione di persone, di tutte le autorità civili e militari, e del presidente della Repubblica.
Il 14 luglio 1945 la Padroeira do Brasil fu portata a San Paolo, durante la notte fu vegliata da un continuo susseguirsi di fedeli, e l'indomani una folla immensa, alla celebrazione della santa Messa all'aperto, era serrata intorno alla venerata statua.
Il 10 giugno 1962 ancora una volta l'Aparecida si fece pellegrina per visitare e benedire Brasilia, la nuova capitale, e fu accolta da una marea di gente osannante sotto una pioggia luminosa di petali di rosa, d'orchidee e di opulenti fiori tropicali.
Nel 1954 si svolse in Aparecida un Congresso nazionale mariano che si concluse con un meraviglioso radiomessaggio di Pio XII.
Nel 1967, 250 anni dopo il ritrovamento dell'immagine, Paolo VI decretò un giubileo commemorativo e assegnò al santuario la "Rosa d'oro".
Nel 1972, in occasione del 150° anniversario dell'indipendenza nazionale, la Chiesa brasiliana celebrò l'anno mariano e scelse come centro delle manifestazioni religiose il santuario di Nostra Signora Aparecida, dove confluirono migliaia e migliaia di pellegrinaggi, organizzati da tutte le diocesi e parrocchie del Brasile.
Il santuario di Aparecida dista 168 km da San Paolo e si raggiunge attraverso un paesaggio pittoresco, dalla vegetazione esuberante e ricca di piante di banane e di caffè.
La basilica, a tre navate, si presenta con una facciata sobria e solida, racchiusa tra due torri terminanti in capitelli a punta.
Le pareti dell'interno sono decorate con 50 quadri di Storia Sacra: dietro l'altare maggiore, su una nicchia, troneggia la statua miracolosa ai cui piedi, in una lastra di marmo, si legge la seguente scritta: "O Signora della Concezione - Aparecida mostra che sei la Patrona della nostra Patria, la Madre cara al popolo brasiliano; benedici, difendi e salva il tuo Brasile".
Ogni anno, milioni di pellegrini vengono al santuario da ogni parte del Brasile: dalle rigogliose colline del Sud alle assolate pianure del Nord-Est; dalle modeste alture del Mato Grosso e del Gois ai superbi altipiani della Mantiqueira; dalla Serra do Mar alle lande del Parò.
Le statistiche ufficiali mostrano che nel 1968, nei soli giorni festivi, i pellegrini sono stati 903.050, con una media di 993 macchine e 310 pullmans. Nel 1970 se ne sono contati, sempre nelle domeniche, 1 milione 87 mila 285, e nel 1971, 1 milione 171 mila 60. Attualmente il numero è incalcolabile e va dai cinque agli otto milioni,
I Padri Redentoristi hanno la direzione del santuario, dove 15 sacerdoti nei giorni feriali, 30 nelle domeniche e 40 nelle feste più solenni sono, senza tregua, occupati nei vari servizi religiosi. In ogni settimana vengono distribuite circa dalle cinquemila alle seimila comunioni.
La festa del santuario si celebra il 12 ottobre e trova rispondenza in tutto il Brasile, dal nord al sud, nelle città e nelle campagne, dove, a mezzogiorno preciso, si verifica una gigantesca esplosione di fuochi d'artificio.
Dopo il Concilio Vaticano II il servizio religioso si è fatto più consistente ed opportuno, poiché tutti i giorni si tengono ben 6 istruzioni catechistiche di pellegrini. Alla domenica si celebrano ininterrottamente ss. Messe dalle ore 5 del mattino fino alle 8 di sera.
Nel santuario è installata una stazione-radio che trasmette programmi religiosi per tutto il territorio del Brasile.
L'attuale santuario, iniziato nel 1952 e consacrato il 4 luglio 1980 dal papa Giovanni Paolo II, è collegato al primo con un grande ponte sopraelevato. È a croce greca e dalle dimensioni gigantesche: occupa un'area di 17 mila 200 mq con una capienza interna di circa 30 mila persone. La cupola che s'innalza sull'incrocio delle navate è alta 60 metri ed ha un diametro di 34 metri, mentre la torre campanaria raggiunge i 100 m con una base di 20 per 20. Per le manifestazioni all'aperto il piazzale inferiore è largo 60 mila mq, è collegato col santuario mediante due rampe convergenti e può contenere circa 400 mila fedeli.
Tale realizzazione dà al Brasile il santuario più grande ed importante dell'America Latina e un tempio della cristianità al secondo posto dopo S. Pietro. Quando si lamenta che in Brasile la gente è estremamente povera, ridotta in schiavitù senza catene, si deve trarre la conclusione che la fede cristiana e la devozione mariana sanno operare miracoli di tal genere. È questa una verità riscontrata dallo stesso pontefice Giovanni Paolo II che, in occasione del X Congresso Eucaristico Nazionale di Fortaleza, il 9 agosto 1980, volle "ringraziare l'Onnipotente per aver radicato così profondamente nel cuore del popolo brasiliano la Croce, l'Eucarestia e l' Aparecida" . E il 5 settembre 1995, nel discorso rivolto ai presuli delle Regioni "Nordeste 1 e 4" della Conferenza Episcopale del Brasile in visita "ad limina Apostolorum", proseguì con ardore: "Si capisce pertanto quanto piacciano al brasiliano i segni esteriori della fede. Egli vuole vedere le chiese con le loro caratteristiche religiose, con le espressioni autentiche dell'arte sacra in grado di risvegliare la pietà e d'invitare alla preghiera, al raccoglimento e alla contemplazione del mistero di Dio. Egli vuole udire con gioia il suono delle campane delle vostre chiese che convocano la gente alle celebrazioni liturgiche o alle preghiere del mattino o del pomeriggio per lodare la Vergine Maria! Una campana che suona - tanti la fanno tacere! - giunge a molte orecchie come un segno di vitalità ecclesiale. Il brasiliano vuole sentire nelle musiche delle vostre chiese l'invito a lodare Dio, a rendere grazie e a pregare umilmente e con fiducia".
Dopo tali auguste considerazioni, il santuario di Nostra Signora di Aparecida, per la sua imponente mole e la sua vasta accoglienza di fedeli, risponde alla volontà religiosa popolare e può essere giustamente chiamato "capitale" della fede cristiana e della devozione mariana di tutto il popolo brasiliano.
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