La Chiesa di San Domenico Soriano si trova in Piazza Dante, nel cuore di Napoli. Fu edificata a partire dal 1619 grazie alla donazione della nobildonna calabrese Sara Ruffo di Mesurica, che affidò i fondi al domenicano Tommaso Vesti. Con essi fu acquistata la preesistente chiesa di Santa Maria della Salute, costruita nel 1587, e si diede inizio ai lavori che terminarono nel 1660. Al progetto parteciparono importanti architetti del tempo, tra cui fra' Giuseppe Nuvolo, Bonaventura Presti e Francesco Antonio Picchiatti, mentre nel Settecento l'ampliamento fu affidato a Nicola Tagliacozzi Canale.
La chiesa presenta una facciata in pietra lavica vesuviana, su cui si stagliano le statue di San Tommaso d'Aquino e di San Domenico di Guzmán. Il campanile fu aggiunto in epoca successiva, tra il 1759 e il 1760. L’interno, a tre navate, è riccamente decorato in stile barocco e custodisce numerose opere d’arte. L’altare maggiore, realizzato da Cosimo Fanzago nel 1639, è un esempio pregevole del barocco napoletano. Tra le opere conservate si segnalano una “Madonna del Rosario” di Luca Giordano del 1690 e una tela di Giacinto Diano raffigurante San Domenico Soriano. La volta è ornata da affreschi realizzati nel 1882 da Salvatore Cozzolino e Vincenzo Galloppi, che illustrano episodi della vita di santi francescani e domenicani.
Sotto l’altare maggiore è custodito il corpo di San Nunzio Sulprizio, giovane operaio napoletano canonizzato nel 2018, divenuto oggetto di particolare devozione. In suo onore la chiesa è stata ribattezzata ufficialmente “Chiesa dei Santi Domenico Soriano e Nunzio Sulprizio”. Ogni 5 del mese vi si celebra una funzione speciale per ottenere l’indulgenza plenaria.
Annesso alla chiesa vi è un chiostro, originariamente progettato da Bonaventura Presti e completato da Picchiatti e Tagliacozzi Canale. Inizialmente pensato a pianta rettangolare, fu poi realizzato a pianta quadrata, con cinque arcate per lato. Il convento adiacente fu soppresso nel 1808 e nel tempo divenne caserma e sede di uffici comunali.