Nata a Padova il 13 dicembre 1987 da Paolo Degan e Paola Franceschetto, visse soltanto sette anni, ma la sua breve esistenza lasciò un segno profondo in chi la conobbe.
Fin da piccolissima mostrò un carattere dolce e vivace, ma la sua vita fu presto segnata dalla malattia: a due anni le venne diagnosticato un tumore che accompagnò tutta la sua infanzia. Nonostante le sofferenze, Laura coltivò una fede limpida e intensa; amava pregare, accendere candele nei santuari e rivolgersi con confidenza alla Madonna e al suo Angelo custode.
Desiderosa di incontrare Gesù e di ricevere i sacramenti, il 6 luglio 1994 ricevette la Prima Comunione in anticipo rispetto all’età consueta e il 6 agosto seguente fu ammessa alla Cresima, quando la malattia le stava ormai togliendo molte forze. Tra il 9 e il 10 agosto perse completamente la vista, ma la sua fede rimase incrollabile.
I familiari e chi le stava accanto raccontarono che, nonostante il dolore e la cecità, emanava una serenità quasi soprannaturale: si abbandonò con fiducia nelle mani del Padre fino all’ultimo respiro e il suo cammino terreno si concluse l’11 settembre 1994.
Dopo la sua morte, Laura fu ricordata come una bambina capace di trasformare la sofferenza in offerta e testimonianza; molti, colpiti dalla sua storia, la considerarono un esempio di purezza e amore cristiano. La sua vicenda ispirò libri e racconti, tra cui Nata per il Paradiso. La straordinaria vita di Laura Degan, e la sua tomba a Cervarese Santa Croce divenne luogo di preghiera e memoria. La sua vita, breve ma intensa, continuò a parlare con la forza semplice di una bambina che seppe affrontare il dolore con il sorriso della fede.