Il Duomo di Cremona, dedicato a Santa Maria Assunta, sorse agli inizi del XII secolo. Dopo il terremoto del 3 gennaio 1117, l’edificio venne in gran parte ricostruito e fu progressivamente arricchito nei secoli con apporti gotici, rinascimentali e barocchi, pur mantenendo una chiara matrice romanica.
La prima fabbrica si avviò attorno al 1107; il sisma del 1117 danneggiò gravemente la struttura, rendendo necessaria una sostanziale ricostruzione. Nel corso del XIII e XIV secolo furono realizzati i bracci del transetto, definendo una compiuta pianta a croce. Tra tardo Medioevo e prima età moderna si operarono rivestimenti lapidei, aggiunte scultoree e ridecorazioni interne che integrarono il linguaggio originario con nuove sensibilità stilistiche.
La facciata, impostata su schema romanico, presenta rivestimenti in marmi bicromi e un ampio rosone centrale. Il protiro, le loggette e gli ordini di arcate raccontano interventi successivi di maestranze lombarde. Il prospetto dialoga con il vicino campanile (Torrazzo), creando uno dei complessi urbanistici medievali più riconoscibili della Pianura Padana. I fianchi e le testate del transetto mostrano archeggiature, guglie e apparati scultorei che segnano l’evoluzione dell’edificio.
L’interno è a tre navate, scandite da pilastri alternati e volte a sesto acuto sostitutive delle coperture romaniche originarie. Sopra le navate laterali si aprono matronei che aumentano la profondità visiva. Il presbiterio e il catino absidale conservano importanti cicli pittorici di età rinascimentale, mentre lungo la navata maggiore si svolge un ampio racconto biblico che ordina la lettura devozionale e liturgica dello spazio.
Nel Duomo sono presenti tombe di santi e monumenti funebri di personaggi illustri. Di seguito gli elementi principali da conoscere durante la visita: