Beato Ruperto Mayer

Beato Ruperto Mayer
Nome: Beato Ruperto Mayer
Titolo: Martire
Nome di battesimo: Rupert Mayer
Nascita: 23 gennaio 1876, Stoccarda, Germania
Morte: 1 novembre 1945, Monaco di Baviera, Germania
Ricorrenza: 1 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
3 maggio 1987, Monaco, papa Giovanni Paolo II


Ruperto, uno dei sei figli di Ruperto Mayer e Maria Schwòrer, nacque il 23 gennaio 1876 a Stoccarda, dove il padre conduceva degli affari. I genitori erano devotamente cristiani e si preoccuparono della crescita spirituale, intellettuale e fisica dei loro figli, chiedendo loro il massimo impegno a ogni livello, e le loro aspettative non furono disattese (successivamente Ruperto Mayer ringraziò spesso Dio dell'educazione, e in particolare, dei solidi principi morali e spirituali ricevuti). Attivo e generoso, oltre che capace di gioire della vita e di fare più esperienze possibili, era forte, bravo negli sport e dotato di talento intellettuale.

Nel 1894, dopo aver conseguito eccellenti risultati negli studi, disse al padre di voler diventare gesuita; sorpreso, questi gli rispose che desiderava che diventasse prima un sacerdote secolare e poi entrasse nella Compagnia di Gesù, se ancora era intenzionato. Ruperto seguì il desiderio paterno, anche se è chiaro che la decisione era stata presa dal padre; in base al modello allora comune in Germania, non entrò subito in seminario, ma studiò filosofia e teologia all'università di Friburgo, Monaco e Tubinga, e solo nell'ultimo anno entrò nel seminario di Rottenburg. Fu ordinato sacerdote alla cattedrale di Rottenburg, il 2 maggio 1899, e trascorse gli anni successivi, come curato, nella parrocchia di Spaichingen (nel Baden-Wiirttemberg, a sud di Stoccarda), tuttavia la sua meta rimase sempre la stessa, e finalmente nel 1900 iniziò il noviziato nei gesuiti, a Feldkirch, in Austria.

Nei cinque anni successivi, pregò e studiò a Feldkirch e a Valkenburg, nei Paesi Bassi, preparandosi alla futura attività apostolica, che iniziò formalmente nel 1906, e fino al 1912 si recò in missione attraverso la Renania e la Vestfalia; poi, nel 1912, fu trasferito a Monaco, per assistere gli immigrati provenienti dai villaggi e dalle campagne circostanti. Il suo compito principale, anche quando era certo che non ne avevano bisogno, fu di aiutarli ad adattarsi a un clima morale e intellettuale molto differente da quello che si erano lasciati alle spalle (meno tradizionale dal punto di vista religioso, più aperto agli ideali del libero pensiero e dell'ateismo, con una propensione meno rigorosa alla moralità). A questo scopo visitò personalmente le loro case, con alcuni assistenti; inoltre intervenne e parlò spesso alle riunioni degli operai, appoggiando le organizzazioni che si occupavano delle condizioni dei bambini e restando in contatto con gli studenti universitari attraverso la Marianischen Mcinner Kongregation (M.M.K., Congregazione della Madonna).

All'inizio della prima guerra mondiale, nel 1914, si arruolò come volontario e fu immediatamente mandato in un ospedale da campo; presto fu nominato cappellano dell'ottava divisione di Baviera, che lo portò sulla linea del fronte in Francia, in Galizia e in Romania. In quest'ultimo paese, nel 1917, fu ferito gravemente e gli fu amputata la gamba sinistra: finì così il suo servizio attivo, dopo aver lavorato instancabilmente al fronte, e ovunque, per assistere spiritualmente i soldati, a volte celebrando fino a otto messe ogni domenica e portando conforto a innumerevoli feriti e morenti.

Il suo coraggio e l'eroico altruismo furono leggendari: fu il primo sacerdote tedesco di quella guerra a ricevere uno dei più alti onori militari, la Croce di Ferro. Terminato il servizio, tornò a Monaco, dove si dedicò a risollevare la città dalla miseria causata dalla guerra e dalle agitazioni politiche che seguirono (ignorando le minacce, faceva il suo ingresso, senza essere invitato, persino nelle riunioni dei socialisti e dei comunisti per confutare gli argomenti degli oratori).

Non sembra che Ruperto sia stato particolarmente progressista e originale, ma era assolutamente convinto che i cristiani dovessero essere pronti a dichiarare apertamente e senza timore la loro fede e a impegnarsi in qualche modo nell'attività missionaria della Chiesa. Ruperto stesso visse secondo questi principi, nucleo del messaggio che trasmise ai giovani di Monaco del ramo universitario della M.M.K., di cui diventò direttore nel 1921. Si dedicò a questo nuovo compito con lo stesso instancabile impegno che caratterizzava ogni sua attività. I membri della confraternita, che divise in gruppi distribuiti in tutte le cinquantatré parrocchie della città, godevano del beneficio delle sue numerose omelie, letture e conferenze (fino a settanta al mese) che servivano, tra le altre cose, ad aiutarli a formare le proprie opinioni sulle difficili questioni morali del tempo; a distanza di dieci anni, il numero dei membri della confraternita era raddoppiato.

Altri due eventi sono degni di nota in questo periodo della sua vita; nel 1925, Ruperto convinse le autorità a celebrare regolarmente la Messa domenicale nella stazione centrale della città, a beneficio dei viaggiatori, perciò gli fu concessa una sala enorme, nella quale, la domenica, e durante le feste obbligatorie, si celebravano sei messe, a partire dalle tre e dieci del mattino (Ruperto, di solito, celebrava le prime due, dopo aver trascorso tutta la sera precedente ad ascoltare confessioni).

Nel 1937, i nazisti posero fine a quest'usanza, ripresa per un breve periodo nel 1945; l'altro evento in cui fu coinvolto fu la nascita di una congregazione femminile: nel 1914, assieme a un altro sacerdote, A. Pichlmair, fondò le Schwester der Heiligen Familie (Suore della Sacra Famiglia), con la missione di provvedere alle necessità degli operai e delle loro famiglie. Ruperto inevitabilmente attirò l'attenzione dei nazisti, che erano infastiditi dall'idea che un sacerdote avesse una tale importanza in città. Iniziarono a ostacolare la sua attività di predicazione e insegnamento, finché il 16 maggio 1937 gli fu ordinato di non parlare in pubblico; poi, il 5 giugno, lo arrestarono e gli concessero una sospensione della pena. I suoi superiori lo avvisarono di rimanere in silenzio, consiglio che seguì finché i nazisti non lo accusarono pubblicamente; a quel punto i superiori gli permisero di riprendere la predicazione.

Il 5 gennaio 1938, fu nuovamente arrestato e questa volta scontò la pena; al suo rilascio ricominciò a predicare a piccoli gruppi di studenti a Monaco, e questo fu troppo per i nazisti. In dicembre fu arrestato di nuovo e rinchiuso nel campo di concentramento di Oranienburg-Sachsenhausen, dove tuttavia rimase solo sette mesi, fino a quando la salute cominciò a peggiorare. Il 6 maggio 1945 le truppe americane fecero il loro ingresso a Ettal: Ruperto, allora, tornò a Monaco per aiutare il popolo a riorganizzarsi, spingendolo a mettere da parte l'odio e a dimenticare. Trovò anche il tempo di mobilitare il ramo maschile della M.M.K., dandogli un nuovo orientamento e nominando un direttore più giovane, ma le esperienze degli otto anni precedenti avevano arrecato darmi permanenti alla sua salute. i novembre 1945 ebbe un attacco mentre pronunciava l'omelia della Messa mattutina; morì lo stesso giorno e fu sepolto nel cimitero dei collegio dei gesuiti a Pullach, fuori Monaco. TI 23 maggio 194S, tuttavia, l'apostolo di Monaco tornò a casa: con grande gioia di tutti, infatti, le spoglie furono trasferite nella cripta di Biirgersaal (la chiesa che si trova vicino a quella di S. Michele, dove si riuniva la M.M.K.), nel centro della città. Trentacinquemila persone parteciparono alla processione che ebbe inizio da Pullach e altre centomila aspettavano nella piazza antistante la chiesa. Ruperto è stato beatificato a Monaco il 3 maggio 1987.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Monaco di Baviera in Germania, beato Ruperto Mayer, sacerdote della Compagnia di Gesù, che, solerte nella direzione dei fedeli, nell’assistenza ai poveri e agli operai e nella predicazione della parola di Dio, subì le persecuzioni dell’empio regime nazista, dapprima deportato in un campo di prigiona e poi in un monastero senza più alcun contatto con i fedeli.

Lascia un pensiero a Beato Ruperto Mayer


Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 13 novembre si venera:

San Diego di Alcalà
San Diego di Alcalà
Religioso
San Diego nacque in Spagna, a San Nicola di Porto, e fin dalla sua prima giovinezza si dedicò con fervore alla pratica della disciplina cattolica, esercitandosi nel raccoglimento e nella vita interiore...
Altri santi di oggi
Domani 14 novembre si venera:

San Lorenzo O'Toole
San Lorenzo O'Toole
Arcivescovo di Dublino
Lorenzo (Lorcan), figlio di Murtagh Ua Tuathail, nacque nella contea di Kildare, probabilmente vicino a Casteldermot, nel 1128, da genitori imparentati con le famiglie O'Toole e O'Byrne. Nel 1138, il re...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 13 novembre nasceva:

Sant' Agostino
Sant' Agostino
Vescovo e dottore della Chiesa
Agostino nacque a Tagaste in Africa da famiglia benestante. Il padre, Patrizio, era pagano, ma sua madre Monica era un'ardente cristiana...
Altri santi nati oggi
Oggi 13 novembre tornava alla Casa del Padre:

Sant'Omobono Tucenghi
Sant'Omobono Tucenghi
Laico
Omobono nacque a Cremona, in Lombardia, nella prima metà del XII secolo. Il padre era sarto e, battezzandolo, gli diede il suo nome, che significa “uomo buono”. Pur non frequentando...
Altri santi morti oggi
Oggi 13 novembre veniva beatificato:

Santa Francesca Saverio Cabrini
Santa Francesca Saverio Cabrini
Vergine
Nella luminosa mattinata del 15 luglio 1850 uno stuolo di colombe apparve nel cielo di S. Angelo Lodigiano, piccolo paese dell'ubertosa pianura lombarda, volteggiò sulla casa dei coniugi Cabrini...
Altri santi beatificati oggi
Oggi 13 novembre si recita la novena a:

- Santa Cecilia
I. O gloriosa s. Cecilia, che non contenta di consacrare al Signore con voto irrevocabile la vostra verginità, la preservaste ancor da ogni macchia coi più penosi esercizi dell'esteriore penitenza, e ne...
- Sant' Elisabetta d'Ungheria
O gloriosa, e cara nostra protettrice s. Elisabetta, quanto ammirabili sono gli esempi che voi vivente sulla terra, lasciaste al mondo di rassegnazione al divin volere nelle più dure prove, a cui piacque...
- Presentazione della Beata Vergine Maria
I. Per quell'ammirabile prontezza con cui vi dedicaste nei vostri primi anni al Signore, impetrate a noi tutti, o gran Vergine e cara madre Maria, che cominciamo almeno adesso a consacrarci di cuore al...
- San Gregorio Taumaturgo
I. Ammirabile s. Gregorio, che, amante solo della verità, l'abbracciaste con il maggior cuore unitamente al vostro fratello Atenodoro, appena vi venne fatte di conoscerla per mezzo del grande Origene...
- Sant' Alberto Magno
Giorno 8: Generosità nella Condivisione della ConoscenzaO Signore, rendimi generoso e disponibile nel condividere il mio sapere, affinché possa essere un dono per gli altri e non un privilegio.Sant'Alberto...
- Santa Gertrude la Grande
O gloriosissima S. Geltrude, prediletta di Gesù, nell'afflizione che mi opprime, nella traversia che mi affanna, eccomi gemente ai tuoi piedi, per impetrare grazie dal Cuore santissimo di Gesù...
- Santa Matilde di Hackeborn
Giorno 4: Santa Matilde e il Sacro Cuore di GesùSanta Matilde ebbe una particolare devozione al Sacro Cuore di Gesù, riconoscendo in esso la fonte di infinito amore e misericordia.Preghiera...
Le preghiere di oggi 13 novembre:

PREGHIERA DEL MATTINO A DIO PADRE Ti ringrazio, Padre, per questo nuovo giorno. Aiutami a viverlo in amicizia con te e con il prossimo. Donami la forza per affrontare gli impegni che mi...
Preghiera a San Diego di Alcalà Oh Dio onnipotente ed eterno che con meravigliosa disposizione scegli il debole per confondere il forte del mondo; concedi sovvenzioni (propizi) favorevoli...
OFFERTA ALL'ETERNO PADRE Eterno Padre, ti offro il Sacro Cuore di Gesù con tutto il suo amore, tutte le sue sofferenze, tutti i suoi meriti:
  1. per espiare i peccati che...