Beato Giuseppe Benedetto Dusmet

Beato Giuseppe Benedetto Dusmet
Nome: Beato Giuseppe Benedetto Dusmet
Titolo: Vescovo
Nome di battesimo: Melchiorre du Smet de Smours
Nascita: 1818, Palermo
Morte: 4 aprile 1894, Catania
Ricorrenza: 4 aprile
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
25 settembre 1988, Roma, papa Giovanni Paolo II


Giuseppe Benedetto nacque a Palermo nel 1818, figlio del marchese Luigi Dusmet des Mours, di origine belga, e di Maria Grazia Dragonetti-Gorgone. Fece la sua professione religiosa nel 1840 nel locale monastero benedettino di S. Martino della Scala, presso cui era stato istruito, e fu ordinato sacerdote nel 1842. Insegnò filosofia e teologia nel monastero per cinque anni, prima di essere trasferito al monastero di S. Flavia a Caltanissetta, a quanto sembra per una visione troppo rigorosa della vita monastica. Nel 1850 fu nominato priore di S. Severino a Napoli e due anni più tardi tornò a Caltanissetta dove era stato scelto dal capitolo generale come priore e amministratore.

Sistemò il monastero e fu noto a livello locale per la sua opera d'assistenza ai poveri, specialmente durante l'epidemia di colera del 1854; infine, nel 1858 divenne abate di S. Niccolò a Catania, dove riuscì a mettere in pratica le sue idee di riforma monastica, che si concentravano sull'osservanza della regola e lo sviluppo della fede dei monaci. Nel 1866 dovette lasciare il monastero poiché gli ordini religiosi erano stati soppressi dopo la recente unificazione degli stati italiani.

Un anno più tardi, fu nominato arcivescovo di Catania e consacrato a Roma. Poiché era noto il suo sostegno alla famiglia reale del precedente regno di Napoli e Sicilia, che aveva perso il proprio potere nella nuova Italia, non fu riconosciuto come arcivescovo dal governo italiano e per molti anni non gli fu concesso di accedere alle entrate o ai fondi della diocesi; lavorò comunque con successo perché un certo numero di chiese confiscate dalle autorità civili ritornassero alla loro destinazione propria.

Giuseppe ricoprì un ruolo di primo piano durante il concilio Vaticano del 1870, dove parlò con fervore a favore della definizione dell'infallibilità del papa, sostenendone la necessità e l'opportunità a causa dello scetticismo liberale del tempo.

Presentò anche una petizione a favore della definizione del dogma dell'Assunzione della Vergine Maria. Organizzò in tutte le chiese della sua diocesi l'esposizione domenicale del SS. Sacramento in riparazione alla piaga della bestemmia ormai dilagante e dedicò la diocesi al Sacro Cuore, per il quale aveva una forte devozione personale.

Fece sistemare oltre sessanta chiese nella diocesi e ne aprì altre diciassette; riformò il clero, restaurò il seminario, organizzò vari istituti caritativi e costruì scuole.

Partecipò allo sviluppo di opere a sostegno dei poveri, specialmente in seguito a numerosi disastri naturali che colpirono la Sicilia durante il suo ultimo anno da vescovo, quali l'eruzione dell'Etna e un'epidemia di colera. Nel 1889 papa Leone XIII lo creò cardinale.

Nonostante il grande impegno per sistemare e riformare la sua diocesi, il vescovo continuò a essere coinvolto nella vita dei benedettini. Si disse di lui, infatti, che nel cuore rimase un monaco benedettino, che rese il palazzo episcopale simile a un monastero e che cercò sempre di adottare lo stile di vita monastico.

Nel 1886 presiedette il capitolo generale dei benedettini di Cassi-no, convocato dal papa, ed ebbe il compito di introdurre un primo sistema di centralizzazione all'interno della congregazione. Un anno più tardi ebbe l'incarico di fondare il collegio benedettino di S. Anselmo a Roma, di cui fu il primo rettore.

Nella sua diocesi era rispettato per l'azione pastorale, la carità personale e il suo impegno nella difesa dei diritti della religione, tanto da essere considerato il S. Carlo Borromeo (4 nov,) siciliano. Seguì uno stile di vita austero: possedeva così poche cose e così pochi soldi che quando morì non si trovò nemmeno un lenzuolo in cui avvolgerlo, avendo dato tutto ai poveri.

Morì il 4 aprile 1894. Durante la cerimonia di beatificazione, avvenuta nel 1988, il. papa lo presentò come un esempio di conformazione radicale allo spirito del Vangelo e di accettazione totale delle esigenze emerse dalla sua vocazione di monaco e vescovo.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Catania, beato Giuseppe Benedetto Dusmet, vescovo, dell’Ordine di San Benedetto, che con sollecitudine promosse il culto divino, l’istruzione cristiana del popolo e lo zelo del clero e in tempo di pestilenza portò aiuto ai malati.

Lascia un pensiero a Beato Giuseppe Benedetto Dusmet


Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 11 novembre si venera:

San Martino di Tours
San Martino di Tours
Vescovo
Uno dei più illustri ornamenti della Chiesa nel secolo IV fu certamente S. Martino, vescovo di Tours e fondatore del monachismo in Francia. Nato nel 316 in Sabaria, città della Pannonia...
Altri santi di oggi
Domani 12 novembre si venera:

San Giosafat Kuncewycz
San Giosafat Kuncewycz
Vescovo e martire
Il divin Maestro disse che il buon pastore dà la vita per le sue pecorelle: e noi oggi ne vediamo un'illustre conferma in S. Giosafatte, vescovo di Polvez e martire. Nato a Vladimir in Polonia dalla...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 11 novembre nasceva:

Beata Maria Rosa di Gesù (Bruna Pellesi)
Beata Maria Rosa di Gesù (Bruna Pellesi)
Suora francescana
Nacque a Prignano a Morano in Emilia Romagna, da una famiglia benestante. Terminato il postulato e il noviziato a Rimini, nel 1941 vestì l'abito delle Suore Terziarie Francescane di San Onofrio. Insegnava...
Oggi 11 novembre tornava alla Casa del Padre:

Beata Alice Kotowska
Beata Alice Kotowska
Vergine e martire
Suor Alicia Kotowska nacque il 20 novembre 1899 a Varsavia. Entrò nella Congregazione delle Suore della Risurrezione nell'anno 1922. Dopo gli studi universitari lavorava in qualità di insegnante nel ginnasio...
Altri santi morti oggi
Oggi 11 novembre si recita la novena a:

- Sant' Elisabetta d'Ungheria
O gloriosa, e cara nostra protettrice s. Elisabetta, quanto ammirabili sono gli esempi che voi vivente sulla terra, lasciaste al mondo di rassegnazione al divin volere nelle più dure prove, a cui piacque...
- San Gregorio Taumaturgo
I. Ammirabile s. Gregorio, che, amante solo della verità, l'abbracciaste con il maggior cuore unitamente al vostro fratello Atenodoro, appena vi venne fatte di conoscerla per mezzo del grande Origene...
- Sant' Alberto Magno
Giorno 6: Coraggio nella ScienzaSignore, aiutami ad avere il coraggio di esplorare il mondo, così come Sant'Alberto ha fatto, per capire meglio la tua creazione. Donami la forza per affrontare ogni...
- Santa Gertrude la Grande
O gloriosissima S. Geltrude, prediletta di Gesù, nell'afflizione che mi opprime, nella traversia che mi affanna, eccomi gemente ai tuoi piedi, per impetrare grazie dal Cuore santissimo di Gesù...
- Santa Matilde di Hackeborn
Giorno 2: Santa Matilde e il dono della consolazioneSanta Matilde era conosciuta per la sua capacità di consolare le anime afflitte. Nei suoi momenti di sofferenza, trovava conforto nella preghiera...
Le preghiere di oggi 11 novembre:

PREGHIERA AL MATTINO Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode, O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco. Di te ha sete l'anima mia, come terra deserta...
Preghiera a San Martino di Tours O glorioso San Martino, che per la vostra generosa carità, la quale vi mosse a tagliar colla spada il militar vostro manto per ricoprire un povero quasi...
TI ADORO Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonami il male oggi commesso...