Beato Eimerado

Beato Eimerado
Nome: Beato Eimerado
Titolo: Sacerdote eremita
Morte: 1019 , Germania
Ricorrenza: 28 giugno
Tipologia: Commemorazione


Eimerado, personaggio eccentrico e vagabondo, ha diviso i suoi contemporanei: ritenuto da alcuni un santo, da altri invece un indemoniato o un impostore. I racconti della sua vita offrono maggiori elementi sui costumi sociali del tardo x secolo e l'inizio dell'xi che sulla storia della sua santità.

I suoi genitori erano servi della gleba in una grande proprietà in Svevia. Il giovane Eimerado mostrò ben presto la sua stoffa e la nobile proprietaria del luogo ove era nato, vedendone le sue qualità spirituali, lo fece preparare al presbiterato e lo nominò proprio cappellano. Tanta benevolenza si mostrò mal ripagata poiché Eimerado risultò del tutto inadatto a quell'incarico, dal quale fu sollevato dietro sua richiesta. Decise allora di farsi pellegrino prima a Roma e poi a Gerusalemme, mendicando il pane lungo la via e condividendo con gli indigenti le elemosine che riceveva. Tornato in Europa peregrinò attraverso la Germania occidentale: a quel tempo le strade erano piene di viandanti e frequentate senza distinzioni da viaggiatori, vagabondi, mentecatti e pellegrini.

In un primo tempo parve che Eimerado fosse deciso a stabilirsi presso l'abbazia di Hersfeld, dove gli fu concesso asilo, benché avesse rifiutato di prendere l'abito monastico e di sottomettersi alla regola. Un giorno, mentre la comunità era riunita nella sala capitolare si gettò per terra chiedendo il permesso di poter partire poiché lì, ne era sicuro, non avrebbe potuto trovare la salvezza.

L'abate non fece nessun tentativo per trattenerlo: fu anzi mandato fuori senza troppe cerimonie. Una volta fuori dal monastero iniziò a lamentarsi ad alta voce dicendo che l'abate e i monaci sbagliavano a trattare in quel modo il fratello dell'imperatore; gli astanti erano molto divertiti ma l'abate ordinò che fosse fustigato e poi allontanato (pena inflitta con mitezza se Eimerado poté riprendere il suo cammino).

A Detmold, in Vestfalia, un parroco benevolo gli permise di pren, dere possesso di una chiesa in disuso, ma subito dovette dolersi della sua generosità perché la confraternita che lo sosteneva fu così affascinata dall'aspetto macilento e dalle prediche singolari del nuovo arrivato, da proclamarne la santità e dirottare su di lui le proprie offerte. Il prete era sposato, cosa frequente allora nelle zone rurali, e la moglie volle portare un dono a Eimerado, che lo rifiutò accusandola di condurre una vita immorale; questo era troppo per il sacerdote che gli aizzò contro i cani, costringendolo a riprendere il suo pellegrinaggio di luogo in luogo. Generalmente era trattato con disprezzo, spesso con violenza, anche da persone ritenute sante che sospettavano di trovarsi davanti a una possessione diabolica: S. Cunegonda (24 lug.), moglie dell'imperatore, lo fece battere quando comparve alla sua presenza; a S. Meiwerk (5 giu.), vescovo di Paderborn, che lo accusava di essere un indemoniato, Eimerado rispose di essere sacerdote e di avere appena celebrato Messa. Il vescovo gli chiese allora che gli mostrasse il suo libro dell'Ufficio: lo trovò così sporco e sgualcito che lo gettò nel fuoco e ordinò che Eimerado fosse fustigato di nuovo.

Una persona tanto singolare trovò infine pace, forse perché l'età avanzata gli impediva di continuare i suoi vagabondaggi: si stabilì in una zona boscosa nella Germania occidentale, vicino all'attuale Wolfhagen, vivendo in grande povertà e indigenza; morì nel 1019. Subito dopo la sua morte cominciarono a circolare racconti di miracoli avvenuti presso la sua tomba, che divenne meta di pellegrinaggi. La pietà popolare lo proclamò santo, anche se un riconoscimento ufficiale non c'è mai stato (condizione comune a molte altre figure di santi del tempo antico).

Egberto, monaco a llersfeld, scrisse una biografia di Eimerado quasi cinquant'anni dopo la sua morte affermando di aver avute le notizie da suo padre e da altri che lo avevano conosciuto di persona, e suggerendo che molte gesta stravaganti di Eimerado fossero deliberatamente compiute per attirarsi il disprezzo della gente: cosa possibile visto che S. Francesco (4 ott.) e i suoi primi compagni avevano lo stesso desiderio di apparire gli ultimi della terra; si tratta inoltre di una forma di ascetismo ben conosciuta anche dall'agiografia orientale. Egberto spiega che "essere fratello" dell'imperatore significava essere per Eimerado fratello di Gesù Cristo, come tutti gli uomini. Egberto scrisse con spirito benevolo.

I monaci di Hersfeld e i concittadini di Eimerado non avevano dimenticato quello strano viandante e benché fosse ormai trascorso diverso tempo da quando aveva lasciato quella regione la loro memoria era ancora profondamente toccata. Oggi lo possiamo considerare un disadattato, un marginato, o un malato di mente: nato servo della gleba fu come l'oggetto di un «esperimento sociologico». L'esperimento, avviato da una nobildonna, fallì, lasciando Eimerado senza dimora né pace. Benché turbolento era innocuo. La ragione più vera per includerlo in un santorale è che la sua vita e il suo operato ci porta a riflettere.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Burghasungen nell’Assia, in Germania, sant’Eimerado, sacerdote ed eremita, che, scacciato dal chiostro ed esposto allo scherno e al ludibrio di molti, peregrinò in lungo e in largo per Cristo.

Lascia un pensiero a Beato Eimerado


Segui il santo del giorno:

Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 26 dicembre si venera:

Santo Stefano
Santo Stefano
Primo martire
Stefano fu il primo a dare la vita e il sangue per Gesù Cristo. Ebreo di nascita, e convertito alla fede dalla predicazione di S. Pietro, mostrò subito un meraviglioso zelo per la gloria...
Altri santi di oggi
Domani 27 dicembre si venera:

San Giovanni
San Giovanni
Apostolo ed evangelista
Figlio di Zebedeo e Maria Salome e fratello di Giacomo il Maggiore, esercitava la professione del pescatore nel lago di Tiberiade, quando Gesù lo chiamò all'apostolato. Giovanni allora era nel fiore degli...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 26 dicembre nasceva:

San Giuseppe Marello
San Giuseppe Marello
Vescovo
Nato a Torino il 26 dicembre 1844, entrò nel seminario di Asti; fu ordinato sacerdote il 19 settembre 1868. Particolare amore pose nella formazione morale e religiosa dei giovani; per i giovani operai...
Altri santi nati oggi
Oggi 26 dicembre tornava alla Casa del Padre:

Beato Secondo Pollo
Beato Secondo Pollo
Sacerdote e martire
Secondo Pollo Sacerdote nacque a Caresanablot (Vercelli) nel 1908, educato in una famiglia profondamente religiosa, Secondo maturò ancora giovanissimo la sua vocazione religiosa. A undici anni entrò nel...
Altri santi morti oggi
Oggi 26 dicembre si recita la novena a:

- San Giovanni
I. Per quell’ammirabile prontezza con cui voi, o glorioso s. Giovanni, abbandonaste la rete e la barca per seguitar Gesù Cristo che vi chiamò al suo apostolato, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di seguir...
- Santi Innocenti
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto. O santi Innocenti, primizie della Chiesa Cattolica , che continuamente lodate, e contemplate il Divino Immacolato Agnello, e sempre cantate nuovi...
- Santissimo Nome di Gesù
Considera anima divota, come il SSmo Nome di Gesù, non è un nome inventato dagli uomini, ma bensì da Dio, che volle significarlo per mezzo dell'Arcangelo Gabriele, come attesta S. Luca: Vocatum est nomen...
- Santa Famiglia
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. O Dio, vieni a salvarmi Signore vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre. Lodato sempre sia il santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria...
- Santa Caterina Labouré
O Vergine Immacolata, che predili­gendo gli umili hai voluto essere la Madre della piccola Zoe Labouré versando su di lei fin dall'infanzia le più preziose grazie, ottieni anche a noi...
- Maria Santissima Madre di Dio
Madre di Dio, Consolatrice dei bisognosi! Guarda, o Signora, il dolore del mio cuore e vedi le ferite della mia anima. Ti porto le mie preghiere: non privarmi dell’intercessione onnipotente nel giorno...
Le preghiere di oggi 26 dicembre:

CUSTODISCIMI IN QUESTO GIORNO, SIGNORE Signore, resta con me in questo giorno e anima le mie azioni, le mie parole e i miei pensieri. Custodisci i miei piedi perché non passeggino oziosi, ma...
Preghiera a Santo Stefano O martire glorioso S. Stefano, per quell'ammirabile intrepidezza con la quale sosteneste il martirio, e per quella fede e ardore che vi incoraggiarono...
OFFERTA ALL'ETERNO PADRE Eterno Padre, ti offro il Sacro Cuore di Gesù con tutto il suo amore, tutte le sue sofferenze, tutti i suoi meriti:
  1. per espiare i peccati che...