Dopo la morte dei suoi genitori, avvenuta quando aveva tredici anni, Platone fu allevato a Costantinopoli da uno zio che lo preparò a entrare al servizio imperiale con l'incarico di tesoriere.
A poco più di venti anni Platone abbandonò, però, quella promettente carriera per diventare monaco nel monastero dei Simboli sul monte Olimpo in Bitinia (l'attuale Turchia).
Condusse lì una vita esemplare e nel 770, a soli trentasei anni, fu scelto come abate.
Era un periodo di persecuzioni per coloro che si opponevano alla politica imperiale iconoclasta (che vietava la venerazione di immagini e sculture sacre perché ritenuta idolatra), ma il monastero dei Simboli ne fu in gran parte risparmiato per sua posizione in una regione remota.
Nel 775 Platone visitò Costantinopoli dove fu ricevuto con grandi onori in virtù della sua reputazione di santo, ma rifiutò l'offerta di una diocesi e di essere ordinato sacerdote.
Divenne però abate di Saccoudion, monastero fondato vicino alla città dai nipoti, sia maschi sia femmine, dove rimase per dodici anni prima di lasciare l'incarico al nipote S. Teodoro Studita (11 nov.).
Zio e nipote furono coinvolti assieme in una disputa con l'imperatore quando questi divorziò dalla moglie e si risposò: guidavano, infatti, il partito dell'opposizione monastica e, come risultato, Platone fu imprigionato e quindi mandato in esilio.
Al suo ritorno visse principalmente come eremita nel monastero di Studion continuando a opporsi alle trasgressioni dell'imperatore; per questo fu nuovamente esiliato e per quattro anni continuamente trasferito da un luogo all'altro, nonostante l'età avanzata e la salute malferma.
Nell'811 fu infine liberato dal nuovo imperatore e tornò a Costantinopoli, dove fu trattato con gran rispetto. Trascorse gli ultimi quattro anni della sua vita a letto malato e in un quasi totale isolamento. Morì il 4 aprile 814.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Costantinopoli, san Platone, egúmeno, che combattè a lungo con invitto animo contro i nemici delle sacre immagini e insieme al nipote Teodosio riordinò il celebre monastero di Studio.
Beata Vergine Maria Addolorata Il cuore affranto di MariaOgni sguardo dato a Lei da Gesù, ogni accento di quel labbro soave, mentre sollevava Maria sulle ali dell'amore materno, la precipitava nell'investigabile abisso del più acerbo dolore. Se la Vergine si...
Santi Cipriano e Cornelio MartiriCipriano di Cartagine era un famoso retore che si convertì al cristianesimo verso il 246. La sua posizione intellettuale e sociale favorì la sua ordinazione come sacerdote e vescovo
Beato Giuseppe Puglisi PresbiteroDon Giuseppe Puglisi nacque a Brancaccio un quartiere di Palermo il 15 settembre 1937 da Carmelo, calzolaio, e Giuseppa Fana, sarta. Entrò nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e venne ordinato...
Beato Giuseppe Puglisi PresbiteroDon Giuseppe Puglisi nacque a Brancaccio un quartiere di Palermo il 15 settembre 1937 da Carmelo, calzolaio, e Giuseppa Fana, sarta. Entrò nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e venne ordinato...
Sant' Alfonso Maria de' Liguori Vescovo e dottore della ChiesaNacque il 27 settembre del 1696 a Napoli dalla nobile famiglia De' Liguori. Ricevette dai suoi buoni genitori un'educazione santa ed energica, a cui il piccolo Alfonso non mancò di corrispondere...
-Santi Cipriano e Cornelio I. Per quella umiltà profondissima per cui, sobben distintissimi per ognì genere di virtù, vi riputaste sempre immeritevoli di ogni distinzione fra gli uomini anche allora che i più...
-Santa Eufemia di Calcedonia I. Ammirabile s. Eufemia, che, consacrata al Signore fin dall’età la più tenera, foste per la vostra modestia e per la santità dei vostri costumi, più ancora che per la vostra nobiltà, per la vostra ricchezza...
-San Gennaro I. Gloriosissimo nostro Protettore San Gennaro, ammiriamo il fervente vostro zelo, e la cura pastorale che esercitaste con tanta premura pei vantaggi spirituali del vostro gregge. Umilmente vi preghiamo...
-San Giuseppe da Copertino I. Glorioso s. Giuseppe, che, non pago di tollerar sempre in pace i duri trattamenti che aveste a soffrire nella vostra domestica educazione, vi aggiungeste ancora spontaneamente, non solo la fuga costante...
-San Matteo I. Per quell’ammirabile prontezza, con cui voi, o glorioso s. Matteo, abbandonaste l’impiego, la casa e la famiglia per conformarvi agli inviti di Gesù Cristo, ottenete a noi tutti la grazia di approfittar...
-San Maurizio I. O glorioso a. Maurizio, che, deliziandovi di conversare col santo vescovo di Gerusalemme, vi deliziaste più ancor degli elogi ch’egli vi fece del Cristianesinio, per cui lo abbracciaste senza ritardo...
-San Pio da Pietrelcina O San Pio, per il tenero amore che hai sempre manifestato per la Madonna, aiutaci a rendere sempre più sincera e profonda la nostra devozione per la dolce Madre di Dio, affinché ci venga...
-Santa Tecla di Iconio I. Ammirabile santa Tecla, che al primo udire in Iconio le prediche di s. Paolo, rinunziaste subito agli errori del gentilesimo, e convertita appena alla fede, faceste vostra delizia, non solo l’esatta...
PREGHIERA DEL MATTINO A GESÙGesù, oggi, come ogni giorno, con i famigliari, con i colleghi, con gli amici, con coloro che semplicemente incontrerò, tu busserai alla mia porta. Aiutami...
Preghiera a Maria AddolorataO gran Regina dei Martiri e la più desolata di tutte le madri, il vostro dolore è immenso come il mare, perchè tutte le piaghe che i peccati degli uomini...
PROTEGGIMI, SIGNORETi prego, Signore, proteggimi in questa notte. Tu sei per me il vero riposo: concedimi di dormire in pace. Veglia su di me, allontana ogni minaccia e guidami...