San Gaspare Luigi Bertoni

San Gaspare Luigi Bertoni
Nome: San Gaspare Luigi Bertoni
Titolo: Sacerdote
Nascita: 9 ottobre 1777, Verona
Morte: 12 giugno 1853, Verona
Ricorrenza: 12 giugno
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
1 novembre 1975, Roma, papa Paolo VI
Canonizzazione:
1 novembre 1989, Roma, papa Giovanni Paolo II


Nato a Verona, figlio di un notaio e appartenente a una famiglia agiata, in giovinezza Gaspare soffrì molte tragiche esperienze, tra le quali la morte della sua unica sorella. Studiò alla scuola pubblica, dove insegnavano anche alcuni padri gesuiti, che proseguivano in questa attività nonostante che la Compagnia di Gesù fosse stata soppressa. Uno di essi era padre Luigi Fortis, futuro superiore generale della risorta Compagnia.

Gli uomini della famiglia Bertoni di solito intraprendevano la professione legale, ma Gaspare sentì la chiamata al sacerdozio, e fu durante il suo primo anno in seminario (1796) che l'Italia settentrionale fu invasa dai francesi: era l'inizio di vent'anni di sofferenze per la popolazione veronese sotto il dominio straniero. Gaspare si unì alla Fraternità del Vangelo per gli ospedali, assistendo i malati e i feriti sotto la guida di padre Pietro Leonardi.

Fu ordinato prete nel 1800 a ventitré anni e per i dodici anni seguenti lavorò in parrocchia; furono anni di grandi difficoltà, dove ogni opera religiosa era severamente limitata dalle leggi dell'occupante francese, nel nord e nel centro Italia. Il papa stesso, Pio VII, fu per un certo periodo prigioniero in Vaticano, e Gaspare fece appello ai suoi compagni di presbiterato e ai suoi parrocchiani perché manifestassero il loro sostegno al pontefice in quanto capo della Chiesa e successore nella funzione di S. Pietro.

Durante questo periodo di prova Gaspare sviluppò una profonda spiritualità e una devozione speciale per le stimmate, o le cinque piaghe di Cristo, e divenne confessore e direttore spirituale di molti religiosi, uomini e donne, che lavoravano per il rinnovamento della Chiesa.
Nel 1816, quando gli eserciti napoleonici furono sconfitti, fondò un gruppo religioso in una casa adiacente alla chiesa delle Stimmate di S. Francesco, allora abbandonata. Avendo un dono speciale per la predicazione, avviò una serie di missioni parrocchiali, alle quali la gente accorreva a frotte.

La zona era sotto occupazione austriaca che, sospettosa degli assembramenti, finì per proibire le missioni. Gaspare dovette escogitare un nuovo modo per il rinnovamento della Chiesa; il suo gruppo indirizzò gli sforzi nell'istruzione, aprendo un liceo gratuito per i figli del popolo e per la promozione delle vocazioni religiose.

Nel 1812 aveva contratto la febbre militare, forse febbre gialla, e benché inizialmente le sue condizioni di salute sembrassero migliorare, il loro deterioramento fu invece irreversibile. Poco dopo la fondazione degli "stimmatini", come vennero chiamati i suoi seguaci, fu confinato in un letto, dal quale portò avanti il suo ministero per molti anni.

Accettò con grande abbandono la volontà di Dio tra grandi sofferenze fisiche, tra cui trecento interventi chirurgici alla gamba destra. Molta gente veniva per avere una parola di direzione spirituale e per trarre ispirazione dalla sua fede e pazienza. Gaspare morì. domenica 12 giugno 1853.

La congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo non ricevette un riconoscimento ufficiale fino al decreto pontificio di approvazione nel 1890, ma l'opera si sviluppò largamente oltre i confini di Verona con centinaia di preti in settantotto case in Europa, Nord e Sud America, Africa, Tailandia e Filippine. Possiamo inoltre considerare Gaspare un antesignano dell'Azione cattolica.

Fu beatificato nella festa di Tutti i Santi del 1975 da Paolo VI e canonizzato nello stesso giorno quattordici anni dopo, nel 1989, da Giovanni Paolo II.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Verona, san Gaspare Bertoni, sacerdote, che fondò la Congregazione delle Sacre Stimmate del Signore nostro Gesù Cristo, perché i suoi membri fossero missionari a servizio dei vescovi.

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