Giovanna Rita Di Maria, conosciuta affettuosamente come “Kiri”, nacque il 30 novembre 1989 ad Alghero, in Sardegna. Trascorse la sua infanzia a Sassari, in un ambiente familiare sereno e permeato da una profonda fede cristiana. I genitori le trasmisero valori solidi e un sincero amore per la vita, e Kiri crebbe insieme al fratello Ettore in un clima di semplicità e affetto.
Fin da bambina, Kiri mostrò una spiccata sensibilità verso il prossimo. Era pronta ad aiutare chiunque avesse bisogno, specialmente bambini e anziani. I familiari ricordano la sua maturità precoce e il desiderio di portare gioia a chi le stava accanto.
A soli otto anni scrisse una frase che rivelava già la profondità del suo animo: «Il grande messaggio di Gesù è: pace, amore, gioia. Io vorrei fare qualcosa per migliorare il mondo. Secondo me se ognuno si impegnasse a fare buone azioni il mondo migliorerebbe».
Amava la semplicità e rifuggiva dal superfluo: una notte preferì dormire sul pavimento invece che sul letto, dicendo che così si sentiva più vicina a chi non aveva nulla. La sua “compagna inseparabile” era una piccola cartolina con la preghiera del perdono, che teneva sotto il cuscino.
Il suo spirito di carità si manifestò in tanti gesti concreti. Quando venne a sapere di una bambina malata di tumore, le inviò libri e videocassette per farle compagnia. Desiderava donare il sangue per aiutare i malati, anche se non aveva ancora l’età per farlo. Aveva una predilezione per i più deboli, gli umili e gli indifesi, nei quali vedeva il volto di Cristo.
Il 18 ottobre 2002, durante una partita di pallavolo, Kiri fu colta da un forte mal di testa. Trasportata d’urgenza all’ospedale di Sassari, i medici scoprirono una grave emorragia cerebrale. Dopo sei giorni di rianimazione, si spense serenamente alle 11:45 del 24 ottobre 2002, all’età di quasi tredici anni.
La sua morte lasciò un grande vuoto ma anche una profonda testimonianza di fede e di amore. Molti la ricordano per la sua dolcezza, la generosità e il sorriso luminoso che sapeva donare a tutti.
Dopo la sua scomparsa, Kiri è diventata un simbolo di purezza e di bontà per tanti giovani. La sua frase preferita, trovata nei suoi quaderni, riassume la sua visione della vita: «Vivi la cosa che non avrai mai due volte: la vita».
A lei sono stati dedicati scritti, poesie e una canzone intitolata “Kiri Vola”, che ne ricorda la gioia e la dolcezza. La breve esistenza di Giovanna Di Maria continua a ispirare chi crede che anche un piccolo gesto d’amore possa cambiare il mondo.