Sant' Iltuto

Sant' Iltuto
Nome: Sant' Iltuto
Titolo: Abate e fondatore
Nascita: 480, Bretagna
Morte: 540 circa, Llantwitt, Galles
Ricorrenza: 6 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Le prime informazioni su Iltuto, uno dei santi del Galles più venerati, risalgono a una Vita del VII secolo, scritta da un suo discepolo, S. Sansone (28 lug.), in cui si narra che fu un discepolo di S. Germano d'Auxerre (3 ago.), dal quale fu ordinato sacerdote, e che diresse la scuola monastica di Llaniltud Fawr (oggi Lantwit Major, a sud di Glamorgan). L'autore ne mette in risalto l'erudizione e la saggezza: «lltuto fu il più grande studioso di tutti i britannici, sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, in ogni tipo di scienza (filosofia, poesia e retorica, grammatica e aritmetica) E...] Sarebbe troppo lungo elencare tutte le sue opere mirabili».

Esistono ulteriori riferimenti in una Vita del ix secolo di un altro suo discepolo, S. Paolo Aureliano (12 mar.), alla fondazione da parte di Iltuto di un monastero su un'isola «dentro i confini di Dyfed, chiamata Pyr» (solitamente conosciuta come Caldey Island al largo di Tenby). La Vita di Gilda racconta che Paolo, Sansone e altri due suoi discepoli, S. Gilda (29 gen.) e S. Davide (1 mar., anche se è improbabile che quest'ultimo sia stato suo discepolo), suggerirono a Iltuto di ampliare le dimensioni di «questo territorio molto limitato sul mare». A tal fine, Iltuto condusse in chiesa i giovani, che dopo aver risposto «Amen!» alle preghiere, uscirono, «e videro, che l'isola si era ingrandita da ogni lato e che sbocciavano fiori ovunque ». La Vita di Paolo offre un resoconto più dettagliato.

L'unica Vita di Iltuto tramandata è in latino, risale al 1140 ca. e sostiene che il padre era britannico e viveva con la moglie in Bretagna. Ormai cresciuto, Iltuto attraversò la Manica per andare a far visita a «suo cugino re Arturo» e sposò una donna di nome Trinidad. Lasciato Arturo, entrò nell'esercito di un capotribù di Glamorgan, guadagnandosi il titolo di Iltuto il Cavaliere. La storia aggiunge che, dopo un incidente di caccia in cui alcuni suoi amici persero la vita, Iltuto decise di abbracciare la vita monastica e che S. Cadoc (23 set.) incoraggiò questa decisione.

Inizialmente Iltuto si ritirò a vivere con la moglie in una capanna di canne presso un ruscello chiamato Nadafan, ma un angelo gli consigliò di separarsi dalla moglie, avvertimento che mise in pratica, in modo molto rude, alzandosi la mattina presto e recandosi da S. Dubricio (14 nov.) per ricevere la tonsura; poi visse austeramente e in solitudine sulle rive di un altro fiume, l'Hodnant, finché alcuni discepoli iniziarono a radunarsi intorno a lui. La terra era fertile e lavorarono molto, ottenendo come risultato una continua crescita materiale e spirituale.

Alla fine, il monastero di Llanilltud Fawr divenne la prima grande scuola monastica del Galles; sembra che l'unica persona non bene accetta fosse Trinidad, che un giorno fece visita al marito mentre stava lavorando nei campi, ma, dato che quest'ultimo considerò la visita offensiva, non volle parlarle. Questo episodio, comunque, potrebbe essere un modo agiografico per dire che Iltuto aveva rinunciato al mondo.

La Vita è ricca di aneddoti sui miracoli compiuti dal santo (che spinsero un benedettino del vii secolo, don Sereno Cressy, a lamentarsi delle «favole e dei miracoli disgustosi», quando li lesse nella Nova legenda Angliae di Capgrave).

Sappiamo, per esempio, che quando Iltuto, per un certo periodo, fu costretto a uscire dal suo monastero e dovette rifugiarsi in una grotta vicino al fiume Yfenni, mangiò il cibo ricevuto dal cielo e riparò miracolosamente un muro che i monaci non erano riusciti a rimettere in sesto, dopo che il crollo aveva lasciato le loro terre indifese contro la forza del mare.

Sappiamo anche, tuttavia, che insegnò ai monaci e quindi al popolo un modo migliore di arare la terra e che andò con alcune navi piene di grano a portare aiuto in Bretagna colpita da una carestia (qui e in Galles, molti luoghi e chiese portano il suo nome). Secondo la Vita, Iltuto attraversò il mare ancora una volta durante la vecchiaia e morì a Dol in Bretagna; la Vita di Sansone offre un racconto commovente degli ultimi giorni di vita a Llanilltud, mentre una tradizione locale a Powys afferma che morì a Defynnog e fu sepolto in un luogo chiamato Bedd Gwyl Illtud (tomba della festa di Iltuto). In una triade del Galles, Iltuto è nominato come uno dei tre cavalieri di Artù (insieme a Cadoc e Peredur) incaricati di cercare il Sacro Graal, e sono stati fatti alcuni tentativi di identificarlo con Galahad delle leggende d'Artù. Sembra che non sia stato nominato in nessun calendario, martirologio o litania prima dell'xi. secolo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Llanilltud Fawr in Galles, sant’Iltuto, abate, fondatore di questo cenobio, nel quale la fama della sua santità e della sua insigne dottrina raccolse molti discepoli.

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