Sant'Artemio
Nome: Sant'Artemio
Titolo: Martire
Nascita: IV Secolo, Sconosciuto
Morte: IV Secolo, Sconosciuto
Tipologia: Commemorazione
Si narra che Artemio sia stato un veterano dell'esercito di Costantino il Grande che fu nominato prefetto imperiale in Egitto. Di fede ariana (gli ariani negano la natura divina di Cristo) sentì il dovere di accrescere il peso degli eretici a scapito dei cristiani ortodossi. Quando l'arcivescovo ortodosso di Alessandria, il grande S. Atanasio (2 mag.), fu mandato in esilio, Artemio spese moltissimo tempo ed energie per trovarlo, cercandolo senza successo in monasteri ed eremi nel deserto egiziano. Egli rivolse inoltre il suo zelo contro i pagani, distruggendo i loro templi e i loro idoli nel tentativo di convertirli a forza al cristianesimo. Fu questa, alla fine, la causa della sua rovina, perché quando, nel 361, morì l'imperatore Costanzo, ariano, e gli succedette il pagano Giuliano l'Apostata, Artemio fu accusato di combattere la religione dell'imperatore, e, dopo aver subito la confisca dei beni, intorno all'anno 363 fu decapitato.
La Chiesa orientale venerò Artemio come martire, nonostante la sua eresia (tuttora negata dalla Chiesa ortodossa) e nel vi secolo gli fu dedicata a Costantinopoli una chiesa, dove quasi subito furono trasferite le sue reliquie.
Non si hanno tracce di un suo culto in Occidente, anche se nel xvi secolo il cardinale Baronio, famoso storico ecclesiastico, rive, Bendo il Martirologio Romano, aggiunse il nome di Artemio alla lista dei santi del 20 ottobre, sulla base del fatto che era sempre stato riconosciuto come tale in Oriente.
Siccome, però, Baronio non era un profondo conoscitore della Chiesa orientale, alcuni scrittori hanno ipotizzato che egli abbia confuso il santo di oggi con un altro martire omonimo; costoro sostengono che a quest'ultimo apparteneva il reliquiario, e che a lui devono attribuirsi le celebri guarigioni miracolose. Tuttavia la più antica Vita greca, redatta da un cronista ariano, afferma che i due santi sarebbero invece da identificarsi, e questo risulta più verosimile.
I miracoli avvenuti sulla tomba sono interessanti in quanto sembrano contenere elementi comuni alla pratica pagana delrineubazione", per mezzo della quale coloro che attendevano rivelazioni o guarigioni da un dio particolare trascorrevano intere notti all'interno o nei pressi del suo sacrario. Tale pratica fu poi trasferita a certi sacrari e luoghi santi cristiani, come ad esempio la chiesa dei SS. Cosma e Damiano a Costantinopoli, quella di S. Andrea a Patrasso, di Nostra Signora ad Atene, e di Nutre Dame a Parigi. La pratica si conservò per molto tempo, e «le credenze relative non sono ancora completamente estinte».
MARTIRIOLOGIO ROMANO. Ad Antiochia sant’Artémio, duce Augustàle, il quale, avendo ottenuto sotto Costantino Magno cospicui gradi nella milizia, da Giuliàno l’Apòstata, al quale egli aveva rimproverato la sua crudeltà contro i Cristiani, fu fatto percuotere con bastoni, straziare con altri tormenti e finalmente decapitare.
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