Sant' Abercio di Geropoli

Sant' Abercio di Geropoli
Nome: Sant' Abercio di Geropoli
Titolo: Vescovo
Nascita: II secolo, Geropoli,Turchia
Morte: II secolo, Geropoli,Turchia
Ricorrenza: 22 ottobre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Abercio Marcello visse in Frigia nel u secolo. Vescovo di Geropoli, all'età di settantadue anni si recò a Roma, attraversando, al ritorno, Siria e Mesopotamia. Qui il vescovo rimase impressionato dalla moltitudine di cristiani incontrati e dalla loro particolare devozione all'eucarestia. Giunto a Geropoli, scrisse un epitaffio per la propria tomba futura, in cui, utilizzando l'antico linguaggio simbolico cristiano, descriveva il viaggio e le impressioni ricavate. Ci si servì in seguito di tale epitaffio per inventare una fittizia Vita di Abercio in greco, scritta probabilmente a Geropoli verso la fine del iv secolo: in essa, oltre all'iscrizione, si attribuiscono al vescovo numerosi scritti, una lettera all'imperatore Marco Aurelio e un Libro di Precetti; vi si afferma inoltre che avesse provocato così tante conversioni da meritarsi il titolo di "Pari agli apostoli", e che avesse compiuto il viaggio a Roma per ordine dell'imperatore: Marco Aurelio aveva udito la sua fama di taumaturgo e Abercio, giunto al palazzo imperiale, riuscì a scacciare lo spirito malvagio che tormentava la figlia.

Intorno al 1880 l'archeologo W.M. Ramsay scoprì gran parte dell'iscrizione originale: tale rinvenimento ha suscitato un notevole dibattito, facendo ipotizzare, ad esempio, che Abercio fosse un sacerdote pagano e non un vescovo cristiano: oggi si ritiene generalmente che si tratti effettivamente dell'epitaffio della tomba di Abercio e che egli sia stato vescovo di Geropoli. L'iscrizione, donata a Leone XIII dal sultano Abdul Hamid, si trova ai Musei Laterani. Il culto di Abercio fu popolare nella Chiesa bizantina a partire dal x secolo e il suo nome compare nel Martirologio Romano, dove però la sua sede è erroneamente chiamata Gerapoli (errore presente anche nella Vita contraffatta).

MARTIROLOGIO ROMANO. A Gerapoli in Frigia, nell’odierna Turchia, sant’Abercio, vescovo, che, discepolo di Cristo buon pastore, a quanto si narra, fu condotto dalla fede pellegrino per molte regioni, nutrendosi di mistico cibo.

Lascia un pensiero a Sant' Abercio di Geropoli


Segui il santo del giorno:

Seguici su FB Seguici su TW Seguici su Pinterest Seguici su Instagram
Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 29 aprile si venera:

Santa Caterina da Siena
Santa Caterina da Siena
Vergine e dottore della Chiesa, patrona d'Italia
Il Signore è solito servirsi di umili e deboli creature per operare cose grandi: si servì di Ester per liberare il suo popolo dalla morte, di Giuditta per abbattere l'invitto Oloferne, si servì di Maria SS. per compiere la Redenzione, si servì di S. Caterina da Siena per dare la pace alla Chiesa e ai popoli del suo tempo.
Altri santi di oggi
Domani 30 aprile si venera:

San Pio V
San Pio V
Papa
S. Pio V nacque in un paese del Piemonte chiamato Bosco, ma discendeva dalla nobile famiglia dei Ghisieri, di Bologna. Frequentando da piccino un convento di Domenicani finì per abbracciarne l'ordine...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 29 aprile nasceva:

Beato Pio Campidelli
Beato Pio Campidelli
Religioso
Pio di San Luigi Campidelli nacque a Trebbio di Poggio Berni nel 1868. Al secolo Luigi, era il quarto di sei figli, e rimase prestissimo orfano di padre. A scuola e in famiglia dimostrò grande diligenza...
Altri santi nati oggi
Oggi 29 aprile si recita la novena a:

- Santi Filippo e Giacomo
I. s. Giacomo, che fino dai più teneri anni menaste una vita sì austera e sì santa da essere comunemente qualificato per Giusto, e faceste dell’orazione la vostra delizia per...
- Madonna del Rosario di Pompei
Prima di cominciare la Novena, pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme con noi. O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché...
- San Giuseppe
1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze sono forse...