S. Vittore, africano di nascita, fu eletto Papa dopo la morte di S. Eleuterio, che avvenne nel 193 di Gesù. Cristo, e dopo quella dell'imperatore Commodo nel tempo in cui, secondo Eusebio, Pertinace reggeva l'impero. Egli si mostrò degno successore degli apostoli, opponendosi con vigoria alle eresie che sorsero al suo tempo. Confermò il decreto di Pio I circa la celebrazione della Pasqua in domenica e perchè questa legge fosse messa in pratica, si tenevano dei concili in molti luoghi. Infine il primo Sinodo di Nicea stabilì che la festa di Pasqua si celebrasse dopo la quattordicesima luna, affinchè i cristiani non sembrassero imitare i giudei. Papa S. Vittore stabilì che in caso di necessità si può usare per il battesimo qualsiasi acqua, purchè naturale. Scacciò dalla Chiesa il cuoiaio Teodoto di Bisanzio, il quale, avendo nell'ultima persecuzione apostatato per salvare la vita, osò affermare, per diminuire l'empietà del suo fallo, che quel Gesù Cristo che egli aveva rinnegato non era Dio, ma semplicemente uomo. Rimangono di questo S. Pontefice una dissertazione intorno alla questione della celebrazione della Pasqua e alcuni altri opuscoli. Tenne due ordinazioni nel mese di dicembre nelle quali creò quattro sacerdoti, sette diaconi e dodici vescovi per luoghi diversi. Coronato dal martirio, fu sepolto in Vaticano il 28 luglio dell'anno 202 dopo aver governato la Chiesa 9 anni, 7 mesi e z i giorno.
MARTIROLOGIO ROMANO A Roma, san Vittore I, papa, africano, che stabilì che la santa Pasqua fosse celebrata da tutte le Chiese la domenica seguente la Pasqua giudaica.
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