Cugino di S. Stefano di Ungheria (16 ago.) e imparentato anche con il S. Enrico Imperatore (13 lug.), Guntero fino a cinquant'anni condusse una vita tutt'altro che santa: era mondano, ambizioso e senza scrupoli. In seguito, influenzato da S. Gotardo di Hildesheim (4 mag.), che si stava occupando della riforma dell'antica abbazia tedesca di Hersfeld, decise di farsi monaco. Donò la maggior parte dei suoi beni a Hersfeld, utilizzando il rimanente per costruire in Turingia (Germania) un'abbazia, che, nonostante il parere contrario di Gotardo, volle tenere come proprietà personale. Di ritorno da un pellegrinaggio a Roma, si fece monaco, ma, non avendo ancora sconfitto in se stesso la brama del potere, cercò di ottenere la nomina ad abate del proprio monastero. Fu proprio questo fallimento, tuttavia, che lo convinse alla fine a rinunciare alla propria posizione per tornare a essere un semplice monaco.
Questa seconda conversione fu sincera e duratura, e lo portò a maturare la scelta della vita eremitica; la sua fama di santità cominciò ad attirare molti discepoli e insieme a essi si diresse in Baviera dove edificò degli eremi e una chiesa, che in seguito diventò un regolare monastero. Guntcro percorreva tutta la regione per chiedere elemosine per i poveri e si dice che, nonostante la mancanza di istruzione (probabilmente non sapeva né leggere né scrivere.), fosse un efficace predicatore.
Sostenne il cugino S. Stefano negli sforzi di diffondere il cristianesimo in tutto il regno; espiava gli eccessi della vita precedente attraverso dure mortificazioni e impose una rigida disciplina anche ai suoi monaci. Morì in Boemia nel 1045 e fu sepolto a Brevnov, vicino a Praga. La fama di santità che si guadagnò negli ultimi trentacinque anni di vita e i miracoli che si registrarono sulla sua tomba favorirono la nascita di un culto popolare; la sua ricorrenza liturgica è celebrata in alcune zone della Germania meridionale.
MARTIROLOGIO ROMANO. A B evnov in Boemia, deposizione di san Guntero, eremita, che, rigettati i piaceri mondani, si ritirò dapprima nel rifugio della vita monastica e in seguito anche nel profondo isolamento delle foreste tra la Baviera e la Boemia, dove visse e morì tanto unito a Dio quanto lontano dagli uomini.
Santa Caterina da Siena Vergine e dottore della Chiesa, patrona d'ItaliaIl Signore è solito servirsi di umili e deboli creature per operare cose grandi: si servì di Ester per liberare il suo popolo dalla morte, di Giuditta per abbattere l'invitto Oloferne, si servì di Maria SS. per compiere la Redenzione, si servì di S. Caterina da Siena per dare la pace alla Chiesa e ai popoli del suo tempo.
San Pio V PapaS. Pio V nacque in un paese del Piemonte chiamato Bosco, ma discendeva dalla nobile famiglia dei Ghisieri, di Bologna. Frequentando da piccino un convento di Domenicani finì per abbracciarne l'ordine...
Beato Pio Campidelli ReligiosoPio di San Luigi Campidelli nacque a Trebbio di Poggio Berni nel 1868. Al secolo Luigi, era il quarto di sei figli, e rimase prestissimo orfano di padre. A scuola e in famiglia dimostrò grande diligenza...
-Santi Filippo e Giacomo I. s. Giacomo, che fino dai più teneri anni menaste una vita sì austera e sì santa da essere comunemente qualificato per Giusto, e faceste dell’orazione la vostra delizia per...
-Madonna del Rosario di Pompei Prima di cominciare la Novena, pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme con noi. O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché...
-San Giuseppe 1. O S. Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro, affinché m'implori la grazia, per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri e le amarezze sono forse...