San Donnino era un ufficiale dell'imperatore Massimiano. Al seguito dell'imperatore San Donnino aveva combattuto per diversi anni in vari fronti del continente europeo, soprattutto sul Reno e sul Danubio contro le popolazioni germaniche che tentavano di introdursi nell'impero per saccheggiarne le ricche città.
Nel corso delle sue campagne militari, San Donnino conobbe alcuni cristiani ma invece di ucciderli secondo gli ordini decise di proteggerli, prima mantenendo il silenzio e in seguito avvicinandosi alla loro fede. San Donnino conobbe anche altri camerate cristiane, che gli predicarono la vera Fede e lo introdussero ai sacramenti. San Donnino venne così battezzato suscitando subito la reazione di alcuni compagni d'armi, probabilmente invidiosi delle decorazioni che questi aveva conquistato per il suo grande valore in battaglia. San Donnino venne interrogato dai suoi superiori per verificare la sua fede cristiana. Nonostante il suo comandante gli avesse suggerito di mentire per concludere l'inchiesta senza conseguenze, San Donnino proclamò la sua fede cristiana e lasciò l'accampamento.
Il comandante della legione ordinò la cattura di Donnino che venne bloccato dai suoi antichi compagni d'arme sulle rive del fiume Stirone (un affluente del Taro), nei pressi di Fidenza. Vistosi impossibilitato a guadare il corso d'acqua, San Donnino si dispose a consegnarsi e venne così decapitato con un solo fendente.
Il corpo del santo venne sepolto nei pressi di Fidenza. Alcuni scavi archeologici effettuati nei dintorni della città sembrano confermare la vicenda, con il ritrovamento dei resti di un sarcofago del terzo secolo nei pressi del luogo del martirio. Pochi anni dopo la morte, il corpo di San Donnino venne inumato all'interno della cattedrale cittadina.
Le spoglie di San Donnino sono conservate nella cattedrale di Fidenza, in una bara d'argento collocata nella cripta, al di sotto dell'altare maggiore.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Fidenza in provincia di Parma sulla via Claudia, san Donnino, martire.
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