Beato Ludovico Morbioli

Beato Ludovico Morbioli
Nome: Beato Ludovico Morbioli
Titolo: Confessore
Nome di battesimo: Ludovico Morbioli
Nascita: 1433, Bologna
Morte: 1485, Bologna
Ricorrenza: 9 novembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
24 ottobre 1842, Roma, papa Gregorio XVI


La maggior parte delle notizie sul B. Ludovico è tratta da una Vita in versi scritta tra il 1485 e il 1489 da un frate carmelitano, Battista Mantovano, che visse per molti anni a Bologna; sebbene la cronologia non sia considerata totalmente attendibile, l'autore evita la licenza poetica e si basa interamente sulla sua conoscenza e sulle testimonianze oculari.

Ludovico Morbioli, nato nel 1433, era uno dei sei figli (cinque maschi e una femmina) di una coppia che apparteneva alla borghesia, Francesco Antonio e Agnese Morbioli. Giovane di bell'aspetto e spesso assente da casa in cerca di divertimenti, sposò Lucia Di Giovanni Tora, ma, invece di sistemarsi, continuò a condurre il suo stile di vita piuttosto frivolo. Nel 1462, ad ogni modo, si trovava al monastero dei Canonici Regolari di S. Salvatore a Venezia, quando si ammalò e rischiò di morire; questo episodio, unitamente ai consigli amorevoli di chi lo ospitava, determinarono in lui un profondo cambiamento. Tornato a Bologna nel 1470, la trasformazione fu subito evidente ai suoi amici, dato che si rifletteva sul suo aspetto esteriore: invece di tenersi aggiornato sulla moda corrente, indossava gli stessi indumenti leggeri e semplici, sia in estate sia in inverno, e non si arricciava né si acconciava più i capelli. La moglie, senza dubbio sorpresa del cambiamento improvviso del marito, accettò la separazione dopo essersi assicurata del proprio mantenimento; da quel momento, ignorando i consigli degli amici e compagni, Ludovico iniziò a peregrinare da un luogo all'altro, predicando il pentimento e chiedendo anche l'elemosina per i poveri, oltre a istruire il popolo, in particolare i giovani, nella fede cristiana e a trascorrere i momenti di tempo libero intagliando immagini nell'osso e nel legno.

Nei suoi ultimi anni di vita alloggiò in un sottoscala di una grande casa a Bologna. Quando contrasse quella che risultò poi essere la sua ultima malattia, rifiutò di rivolgersi a un dottore, chiedendo invece i sacramenti, che ricevette con grande devozione prima di morire il 9 novembre 1485. Fu sepolto nel cimitero della cattedrale di Bologna, ma dato che gli furono attribuiti così tanti miracoli, le spoglie furono trasferite nella cattedrale; sfortunatamente però la sua tomba è stata nascosta in seguito ad alcuni lavori di ricostruzione, nel xvi secolo, e non è mai stata ritrovata. Questa perdita non ha posto fine al suo culto, confermato da papa Gregorio XVI (1831-1846) nel 1843, per Bologna e per l'Ordine carmelitano; i carmelitani affermano che dopo la conversione, Ludovico divenne un membro del Terz'ordine. L'abito che indossava era simile a quello dei terziari, ma non esistono testimonianze valide che sia appartenuto a quest'ordine.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Bologna, beato Ludovico Morbioli, che, convertitosi a Dio da una vita immersa nel vizio, scelse un severo tenore di vita da penitente e richiamò con la parola e con l’esempio i cittadini alla pietà.

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