Nome: Beato Giuseppe Allamano
Titolo: Presbitero e fondatore
Morte: 16 febbraio 1926, Torino
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
7 ottobre 1990, Roma, papa Giovanni Paolo II
Nella seconda metà dell'Ottocento Torino è una città di santi. Il beato Giuseppe Allamano (1851-1926) ebbe come zio san Giuseppe Cafasso e come insegnante
san Giovanni Bosco, che lo invitò a entrare nell'istituto che stava fondando. Giuseppe, però, si sente attratto dalla vita diocesana e sceglie il seminario. Ha pietà profonda, è uno studente diligente, ma la salute è precaria. Ciononostante viene ordinato sacerdote e presto è no-minato direttore spirituale del seminario. Successivamente è scelto come rettore della Consolata, che sotto la sua guida diviene il santuario mariano dei torinesi. In poco tempo l'antica basilica diventa centro di rinnovamento della vita cristiana. Tra le numerose iniziative fonda e dirige una rivista mariana che ha rapida e ampia diffusione. Lo zelo di don Giuseppe non sembra conoscere confini. Insieme con il teologo Giacomo Camisassa pensa alla fondazione di una congregazione sacerdotale per l'evangelizzazione alle genti. Prepara accuratamente un progetto, ma ostacoli e contrattempi bloccano a lungo l'iniziativa. Allamano, tuttavia, è paziente e nel 1902 i primi due sacerdoti della Consolata, presto seguiti da schiere ben più numerose, partono missionari per il Kenya. Alla congregazione maschile si accompagna poi l'istituto delle Suore missionarie della Consolata. Nella visione di don Giuseppe l'intera Chiesa è chiamata all'evangelizzazione. Per questo auspica l'istituzione di una giornata missionaria annuale. Tra tante iniziative don Allamano sembra più uomo di azione che di preghiera. In realtà egli mira alla diffusione del Vangelo e alla promozione umana. È lo scopo perseguito dalle sue congregazioni nella loro opera ormai più che secolare.
MARTIROLOGIO ROMANO.
A Torino, beato Giuseppe Allamano, sacerdote, che, animato da instancabile zelo, fondò due Congregazioni delle Missioni della Consolata, l’una maschile e l’altra femminile, per la diffusione della fede.