San Silvino di Therouanne

San Silvino di Therouanne
Nome: San Silvino di Therouanne
Titolo: Vescovo
Nascita: VII secolo, Tolosa
Morte: 15 febbraio 718, Arras, Francia
Ricorrenza: 17 febbraio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


San Silvino nacque verso la fine del secolo settimo in Tolosa da una famiglia tra le più illustri della Linguadoca. Trascorse la sua prima gioventù alla corte del Re Childerio II e Teodorico III. Il posto era certamente pieno di pericoli per un giovane vivace e intelligente, come era Silvino: ma la buona educazione, che aveva ricevuto dai suoi genitori, il suo amore alla virtù e le grazie speciali di preservazione, che gli elargì il Signore, lo preservarono dalla corruzione ed egli crebbe innocente e puro. Le sue belle qualità gli guadagnarono la stima del Re e di tutta la, corte: l'integrità dei suoi costumi, il suo ingegno aperto, il suo raro merito lo fecero presto considerare come il giovane più compito del suo tempo nella sua provincia ed i suoi genitori gli scelsero una gentile donzella di nobilissima famiglia e vollero che egli la prendesse in isposa. Silvino, in un primo tempo, si oppose recisamente a questo divisamento, poi, per non disgustare i suoi genitori, aderì ai loro desideri, sperando sempre che il Signore, il quale vedeva le disposizioni contrarie del suo cuore, condurrebbe le cose secondo i suoi santi disegni. Frattanto vennero celebrati gli sponsali con magnificenza e splendore come lo richiedeva la nobiltà del casato. Se non che Iddio, che si diletta di dare di quando in quando alla Chiesa esempio di distacco perfetto c di magnanimità veramente evangelica, ispirò al Santo giovane un desiderio così vivo di consacrarsi al divino servizio, che, troncato ogni preparativo per le imminenti nozze, si ritirò dal mondo, si preparò al Sacerdozio e ricevette gli Ordini Sacri.

Per potere con più facilità seguire Gesù Cristo, si allontanò dal suo paese e dalla sua famiglia e, prima di fissare la sua stabile dimora, fece diversi pellegrinaggi, per chiedere al Signore colla intercessione idei Santi dei quali visitava i sepolcri, le grazie necessarie per giungere a quella perfezione a cui Iddio lo chiamava.

Dopo aver visitato i santuari più celebri di Europa, intraprese il viaggio in Terra Santa, visitando i luoghi consacrati dalla vita e dalla Passione di N. Signore. Fece tutti questi viaggi con molta povertà e molte fatiche, lasciando dietro a sè da per tutto esempi di pietà e di penitenza.

Ritornando dalla Palestina, ripassò per Roma e dicesi che, in questo suo secondo viaggio alla città santa, il Papa, conoscendo l'eminente virtù di S. Silvino, i suoi rari talenti e il suo zelo per la salute delle anime, volle consacrarlo Vescovo col titolo di Apostolico, non destinandolo ad alcuna sede particolare, ma con l'incarico di affaticarsi nella conversione dei pagani, in qualunque diocesi ne trovasse. Silvino, infatti, ripassate le Alpi, entrò nell'Aquitania, dove la vigna del Signore era quasi del tutto incolta: egli vi si affaticò con tanto ardore e successo che in breve tempo la cambiò in uno dei più bei giardini della Chiesa. Passò poi nei Paesi Bassi e si fermò nella diocesi di Teroanne dove pure raccolse una messe abbondantissima di anime guadagnate a Cristo. Alla fine, dopo essersi affaticato con sempre crescente successo in Boulogne, in Calais e in tutti i paesi vicini, non permettendogli le sue infermità di andare a chiudere i suoi giorni nel deserto, come era suo vivo desiderio, si ritirò in Anchy nell' Artesia, castello della diocesi di Teroanne sopra le sponde del fiume Tennis, presso Esodin. Vi si infermò ed ebbe cognizione anticipata del giorno della sua morte. Volle ogni giorno, nel tempo della sua malattia, assistere alla S. Messa e ricevere la S. Comunione. Il 15 febbraio del 718, in giorno di sabato, consacrato alla Vergine, verso la quale egli nutrì sempre una teneressima pietà, ebbe una visione di Angeli, che venivano ad invitarlo di andare con loro in Paradiso: ne provò una dolcezza inesprimibile e disse più volte: « Ecco gli Angeli che si accostano e ci invitano a seguirli ». In così dire spirò in un atto tenerissimo di perfetto amore di Dio.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Auxy-aux-Moines nel territorio di Thérouanne, in Francia, deposizione di san Silvino, vescovo.

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